I festeggiamenti per l'arrivo del nuovo anno, come da tradizione, sono stati accompagnati dai classici fuochi d’artificio e dai cosiddetti 'botti', ma anche da un bilancio preoccupante. Il Dipartimento della pubblica sicurezza ha riportato 309 feriti legati all'uso improprio di petardi e artifici pirotecnici, un dato che segna un aumento del 12,7% rispetto all'anno precedente, quando i feriti furono 274. Si tratta del numero più alto degli ultimi dieci anni.
Capodanno: record di feriti per i 'botti', 309 coinvolti (34 gravi)
Tra i 309 feriti registrati, 34 sono in condizioni gravi. Particolarmente preoccupante è il dato relativo ai minori: numerosi gli under 18 coinvolti. Un 13enne ha perso l’occhio destro a causa di un petardo esploso troppo vicino al volto, mentre un 15enne ha riportato una grave lesione alla mano destra, con il rischio di perdere alcune dita.
La Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) ha tracciato un bilancio storico degli ultimi anni, evidenziando come, dal 2012 a oggi, siano stati registrati sette morti e oltre 3.800 feriti legati ai 'botti'. Il presidente della SIMA, Alessandro Miani, ha dichiarato: "Nonostante le campagne di sensibilizzazione, l’uso irresponsabile di questi materiali continua a provocare tragedie evitabili".
Il ruolo dei controlli
Durante la notte di Capodanno, il Viminale ha intensificato i controlli in tutta Italia, mobilitando le forze dell'ordine per prevenire incidenti e garantire la sicurezza. Sono state controllate 28.200 persone, con 146 arresti e 1.052 denunce. Tra gli arrestati, diversi sono stati sorpresi con materiale pirotecnico illegale, spesso venduto senza alcuna certificazione di sicurezza.
Il Ministro dell’Interno ha sottolineato l’impegno delle forze di sicurezza: "Nonostante i controlli rafforzati e il sequestro di tonnellate di fuochi illegali, il numero dei feriti dimostra che c’è ancora molto da fare in termini di prevenzione e consapevolezza".
Il problema dei botti illegali
Uno dei principali fattori che contribuiscono agli incidenti di Capodanno è il commercio di petardi e artifici pirotecnici illegali, spesso altamente pericolosi. La Guardia di Finanza ha sequestrato oltre 50 tonnellate di botti non autorizzati nelle settimane precedenti il 31 dicembre.
Il colonnello Marco Russo, responsabile del reparto operativo, ha dichiarato: "I botti illegali rappresentano un pericolo non solo per chi li utilizza, ma anche per chi si trova nelle vicinanze. Molti di questi prodotti sono fabbricati senza rispettare alcuna norma di sicurezza".
Campagne di sensibilizzazione e possibili soluzioni
Negli ultimi anni sono state lanciate numerose campagne per sensibilizzare la popolazione sui rischi legati ai botti di Capodanno, con un focus particolare sui più giovani. Tuttavia, i dati dimostrano che tali iniziative non sono ancora sufficienti.
Molti comuni italiani hanno adottato ordinanze per vietare i botti durante le celebrazioni pubbliche, ma il problema persiste soprattutto nei contesti privati. Diverse associazioni ambientaliste e animaliste hanno anche sottolineato i danni causati dai fuochi artificiali all’ambiente e agli animali, chiedendo misure più restrittive a livello nazionale.
Una tradizione che va rivista
Mentre il Paese accoglie il nuovo anno, il bilancio degli incidenti legati ai botti lascia un’ombra su quella che dovrebbe essere una notte di festa. L’aumento dei feriti e la gravità delle lesioni riportate, soprattutto tra i giovani, sollevano l’urgenza di un dibattito su come conciliare tradizione e sicurezza.
Se i controlli e le campagne di sensibilizzazione non bastano, sarà forse necessario un intervento legislativo più incisivo per evitare che episodi simili si ripetano in futuro. Una celebrazione non dovrebbe mai trasformarsi in una tragedia.