Maria Callas e le donne iraniane nell’agenda d’arte del weekend

- di: Samantha De Martin
 

FOTO: Monte Carlo, 31 dicembre 1960. Aristotele Onassis balla con Maria Callas al veglione di fine anno all'Hôtel de Paris. Fotografia di Franco Gremignani – Publifoto © Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo. Stampa fotografica alla gelatina bromuro d’argento 17,8 x 24 cm

Finché non saremo libere. Brescia omaggia le donne iraniane

Il prossimo dicembre il Premio Nobel per la Pace 2023 verrà conferito all’attivista iraniana, vice-presidente del Centro per la difesa dei Diritti Umani, Narges Mohammadi “per la sua battaglia contro l'oppressione delle donne in Iran e per promuovere diritti umani e libertà per tutti".

Sarà dedicata proprio a Narges, imprigionata dalle autorità iraniane nel maggio 2016 e ancora in carcere, e alla condizione femminile nel mondo con un focus sull’Iran, la mostra che fino al 28 gennaio porta al Museo di Santa Giulia a Brescia opere di artiste provenienti da diverse parti del mondo e delle artiste iraniane Sonia Balassanian, Farideh Lashai, Shirin Neshat, Soudeh Davoud, Zoya Shokoohi.

Organizzata dal Comune di Brescia e dalla Fondazione Brescia Musei in collaborazione con l’Associazione Genesi e con il Festival della Pace, curata da Ilaria Bernardi, l’esposizione intitolata Finché non saremo libere declina al femminile il titolo del libro di Shirin Ebadi, prima donna musulmana a ricevere il Premio Nobel nel 2003.

Ad aprire il percorso è la video-installazione Becoming (2015) dell’iraniano Morteza Ahmadvand, l’unico artista uomo incluso nella rassegna.

Se la prima sezione espone un nucleo di opere di artiste donne provenienti da varie aree geografiche, parte della collezione d’arte contemporanea dell’Associazione Genesi, dedicate alle drammatiche questioni culturali, ambientali, sociali e politiche dei nostri tempi, i due lavori delle artiste iraniane Shirin Neshat e Soudeh Davoud faranno da tramite per la seconda e la terza sezione della mostra. I loro lavori omaggiano le due storiche artiste iraniane Farideh Lashai (1944 - 2013) e Sonia Balassanian (1942).

A chiudere il percorso espositivo è un intervento site-specific della giovane Zoya Shokoohi, realizzato nel corso di una residenza a Brescia avviata dalla Fondazione Brescia Musei come parte della mostra stessa, e ideale apertura verso le future generazioni.

Milano omaggia Maria Callas

A cento anni dalla nascita della soprano statunitense di origine greca, Intesa Sanpaolo apre al pubblico la mostra “Maria Callas. Ritratti dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo” a cura di Aldo Grasso. Fino al 18 febbraio le Gallerie d’Italia di Milano diventano il palcoscenico di 91 immagini - molte delle quali inedite o mai esposte - che coprono l’arco cronologico dal 1954 al 1970. Ed eccola la grande artista all’interno del Teatro alla Scala, al centro di uno scatto del 1° dicembre 1954, insieme ai tre grandi direttori d'orchestra Arturo Toscanini, Victor De Sabata e Antonino Votto. E poi di nuovo il 7 dicembre 1970 di ritorno alla Scala, come spettatrice, accanto a Wally Toscanini.

Prima cantante lirica a godere di un’intensa esposizione mediatica, donna dalla vita tormentata, soprattutto in campo sentimentale, Callas è stata una delle protagoniste della cronaca degli anni Cinquanta e Sessanta. I fotografi la seguivano ovunque, al ristorante, in aeroporto o sul megayacht di Onassis, nella sua casa milanese e in tribunale, nei giorni in cui si discuteva la causa di separazione dal marito, l’industriale Giovanni Battista Meneghini.

Antonio Ligabue in mostra a Trieste

Al Museo Revoltella di Trieste fino al 18 febbraio la prima mostra antologica dedicata ad Antonio Ligabue in Friuli Venezia Giulia racconta la vita e l’opera di un uomo che ha fatto della sua arte il riscatto della sua stessa esistenza. Oltre 60 opere, distribuite in tre sezioni a cura di Francesco Negri e Francesca Villanti, scandiscono un viaggio attraverso il colore, l’unico rifugio per la sua anima straziata.

Se il primo periodo (1927-1939) è caratterizzato da tinte ancora molto tenui e diluite, con i temi legati alla vita agreste, il secondo periodo (1939-1952) è segnato dalla scoperta della materia grassa e corposa e da una rifinitura analitica di tutta la rappresentazione. La produzione di autoritratti, diversificati a seconda degli stati d’animo, si intensifica dal 1952 al 1962, la fase più prolifica per il pittore svizzero vissuto a Gualtieri.

Tra i capolavori esposti in mostra Carrozzella con cavalli e paesaggio svizzero (1956-1957), Autoritratto con sciarpa rossa (1952- 1962) e Ritratto di Marino (1939- 1952), accanto a una sezione dedicata alla produzione grafica con disegni e incisioni.

L’avventura della moneta va in scena a Roma

Niente paura, la mostra immersiva che fino al 28 ottobre accompagnerà i visitatori di Palazzo delle Esposizioni alla scoperta dell’affascinante universo della moneta, non è un appuntamento solo per addetti ai lavori, economisti o esperti di finanza.

Organizzato dalla Banca d’Italia in collaborazione con l’Azienda Speciale Palaexpo e l’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, il percorso in nove sale tematiche è un avvincente itinerario di scoperta delle principali vicende che hanno caratterizzato la storia della moneta.

I curatori Paco Lanciano e Giovanni Carrada offrono una suggestiva anteprima del progetto del nuovo Museo della Moneta - MUDEM che la Banca d'Italia sta realizzando nella cornice di Villa Hüffer in via Nazionale.

Dalla coniazione della moneta alle banconote, fino alle transazioni digitali che caratterizzano i moderni sistemi di pagamento, attraversando un arco temporale che va dall’antica Mesopotamia ai nostri giorni, la mostra è anche un’occasione per ammirare, in compagnia di voce narrante che guida il visitatore attraverso esperienze multimediali e oggetti rari, alcune chicche.

Tra queste le tavolette di terracotta sulle quali gli antichi sumeri scrivevano i primi contratti di prestito o i libri mastri del Banco di Santo Spirito che certificano i pagamenti effettuati a Gian Lorenzo Bernini per alcune delle opere più importanti del barocco romano.

Il Magazine
Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
Iscriviti alla Newsletter
 
Tutti gli Articoli
Cerca gli articoli nel sito:
 
 
Vedi tutti gli articoli