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Borse Europa in rally: Milano ai massimi, valute e oro in rialzo

- di: Matteo Borrelli
 
Borse Europa in rally: Milano ai massimi, valute e oro in rialzo
Il Vecchio Continente accelera grazie alla fine (in vista) dello shutdown Usa: commenti, numeri e tensioni sul mercato.

Le Borse europee hanno registrato oggi un andamento vivace, guidate dall’ottimismo per una possibile risoluzione del più lungo shutdown della storia degli Stati Uniti e dalla spinta delle trimestrali aziendali più solide del previsto. In Italia, la FTSE MIB ha toccato i livelli più alti dal 2001. Nel frattempo valute, materie prime e rendimenti dei titoli sovrani segnano movimenti degni di attenzione.

Mercati azionari europei: Milano spicca, Londra in vetta, Francoforte più cauta

In Italia la Borsa di Milano ha chiuso in forte rialzo, con l’indice FTSE MIB +1,24% a 44.438 punti, superando il picco del 2007 e tornando ai massimi da maggio 2001. Un chiaro segnale di fiducia del mercato nei confronti del Paese.

Guadagnano terreno anche le altre piazze europee: Madrid +1,27%, trainata da Puig Brands (+4%) e Inditex (+2,98%); Parigi +1,25% grazie soprattutto al comparto del lusso e all’accelerazione di Stellantis (+4%). Francoforte +0,5%, penalizzata dal calo dell’indice Zew sulla fiducia tedesca sceso a 38,5 da 39,3. Londra +0,99% sostenuta dai dati sull’inflazione (5% a settembre contro 4,9% atteso), che rafforzano l’ipotesi di un taglio dei tassi da parte della Bank of England.

Il differenziale di rendimento tra BTP e Bund tedeschi si è attestato intorno a 74 punti base, minimo dal 2010. Il rendimento del decennale italiano resta stabile al 3,4%, un livello vicino a quello dei titoli francesi.

Titoli in evidenza a Milano: lusso e banche in spinta, tlc in difficoltà

A Piazza Affari a grande capitalizzazione spiccano Brunello Cucinelli (+5,34%) e Stellantis (+4,13%). Bene anche Saipem (+3,94%) e Recordati (+3,67%). La peggiore è Inwit (-11,76%) dopo la revisione al ribasso della guidance per il quinquennio 2026-2030.

Tra le medie capitalizzazioni brilla Technoprobe (+19,37%), seguita da Pharmanutra (+14,22%) e Avio (+12,50%). In calo RCS (-3,62%), Italmobiliare (-2,98%) e Fincantieri (-2,32%).

Valute e rendimenti: euro in rafforzamento, dollaro stabile, spread basso

L’euro/dollaro avanza fino a 1,1597, con un guadagno dello 0,34%. Gli analisti prevedono una fase di assestamento con possibile ritorno a 1,1555 prima di un’ulteriore discesa verso 1,1445. L’indice del dollaro Usa resta intorno a 99,65.

Il rendimento del BTP decennale si mantiene al 3,4%, con lo spread sotto gli 80 punti base, segnale di fiducia nel debito sovrano italiano ed europeo.

Materie prime e oro: petrolio in spinta, gas volatile, oro forte

Il petrolio Brent mostra un rialzo dell’1,6%, spinto dalle attese di una ripresa della domanda globale. Il gas naturale resta volatile, oscillando intorno a 4,52 $ con supporto a 4,20 $. L’oro si conferma bene rifugio e sale a 4.149 $ l’oncia, sostenuto dall’incertezza sui tassi Usa.

Wall Street a metà seduta: tecnologia debole, mercato prudente

A Wall Street i listini si muovono con cautela: la NVIDIA perde oltre il 3% dopo la vendita da parte di SoftBank del suo pacchetto da 5,8 miliardi $. L’S&P 500 resta vicino alla parità, mentre il Nasdaq mostra un lieve calo, segnale di prese di profitto sul settore tech.

Commenti e scenari: fiducia ma anche insidie sul tappeto

“Il grosso tema è se lo shutdown ha aggravato un rallentamento già in atto nell’economia Usa”, commenta Richard Flax, CIO di Moneyfarm. In Europa, la resistenza dell’euro e le attese di un taglio tassi dalla Bank of England alimentano il rally britannico, ma resta l’allarme per la fiducia tedesca in calo.

Dal lato corporate, la Vodafone ha rivisto al rialzo la guidance e il dividendo. “Nel secondo trimestre abbiamo assistito a un’accelerazione dei ricavi da servizi, con ottime performance nel Regno Unito, in Turchia e in Africa, nonché a un ritorno alla crescita in Germania”, ha dichiarato la CEO Margherita Della Valle. “Prevediamo di raggiungere il limite superiore delle nostre previsioni di utile e flusso di cassa e introduciamo una nuova politica di dividendi progressiva, con un aumento del 2,5% per l’anno fiscale in corso”

La spinta dei mercati è evidente e la fiducia torna, ma conviene non distrarsi. Lo scenario globale resta fragile: tra la fine dello shutdown Usa, le decisioni della Fed e la prossima stagione di trimestrali, il rally europeo potrebbe trasformarsi presto in una corsa a ostacoli.

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