Borse: continua il nervosismo sulla piazze della regione Asia-Pacifico
- di: Redazione
Ancora una giornata di contrattazioni caratterizzata da nervosismo per i mercati asiatici, nonostante la buona chiusura di ieri di Wall Street, che ha risentito positivamente dei dati sullo stato di salute dell'economia americana.
Borse: continua il nervosismo sulla piazze della regione Asia-Pacifico
Il benchmark australiano S &P/ASX 200 è balzato dell'1,1% a 7.194,00 dopo che il governo ha riferito che l'indice dei prezzi al consumo è salito del 5,6% nei dodici mesi fino a maggio. Il benchmark giapponese Nikkei 225 ha guadagnato l'1,5% nelle negoziazioni pomeridiane a 33.029,73. Il Kospi della Corea del Sud ha perso lo 0,7% a 2.562,72. L'Hang Seng di Hong Kong è sceso dello 0,3% a 19.083,80, mentre lo Shanghai Composite ha registrato un arretramento dello 0,7% a 3.167,36.
A Wall Street, l'S & P 500 ha guadagnato l'1,1% a 4.378,41. Il Dow Jones Industrial Average è salito dello 0,6% a 33.926,74, mentre il Nasdaq Composite ha guadagnato l'1,6% a 13.555,67.
I rapporti sull'economia statunitense, resi noti nella giornata di ieri, sono stati in gran parte più forti del previsto. Una lettura sulla fiducia dei consumatori è balzata al livello più alto dall'inizio del 2022 e gli ordini di manufatti di lunga durata sono cresciuti inaspettatamente, superando le previsioni degli economisti per un calo.
Sul mercato obbligazionario, il rendimento del Treasury statunitense a 10 anni è salito al 3,76% dal 3,72% di lunedì scorso. Aiuta a fissare i tassi per i mutui e altri prestiti importanti.
Il rendimento dei Treasury a due anni, che si muove maggiormente sulle attese per la Fed, è salito al 4,76% dal 4,74%.
Nel commercio di energia, il greggio USA di riferimento ha guadagnato 21 centesimi a 67,91 dollari al barile nel commercio elettronico sul New York Mercantile Exchange. Il greggio Brent, lo standard internazionale, è salito di 27 centesimi a 72,53 dollari al barile.