Borse: bene i mercati asiatici, giù solo Tokyo
- di: Redazione
Il buon andamento di Wall Street, che ieri ha messo a segno una seduta positiva sotto la spinta dei titoli tecnologici, ha portato la maggior parte dei mercati asiatici - con la sola eccezione di Tokyo - a chiudere le contrattazioni in territorio positivo.
Borse: bene i mercati asiatici, giù solo Tokyo
Mentre il benchmark giapponese Nikkei 225 ha lasciato lo 0,3% a 3.054,28, l'indice S & P/ASX 200 australiano è salito dello 0,2% a 7.729,40, il Kospi della Corea del Sud ha guadagnato quasi lo 0,5% a 2.694,60, l'Hang Seng di Hong Kong incamerato un + 0,5% a 17.183,94. Praticamente invariato lo Shanghai composite, in ribasso di meno dello 0,1% a 3.054,28.
A Wall Street, ieri, l'indice S & P 500 è balzato dell'1,1% superando il massimo storico della scorsa settimana. Il Dow Jones Industrial Average è salito di 235 punti - + 0,6% - e il Nasdaq composite è balzato dell'1,5%.
I tre indici avevano però iniziato la giornata in perdita, dopo che i dati sull'andamento dell'inflazione in febbraio avevano registrato un lieve rialzo, comunque più alto delle previsioni degli economisti.
Il timore che un’inflazione che non scende costringerà la Fed a mantenere alti i tassi di interesse,al livello più alto dal 2001.
Nel mercato obbligazionario, i rendimenti dei titoli del Tesoro inizialmente sono scesi per poi salire. Il rendimento dei titoli del Tesoro a 10 anni è infine salito al 4,15% dal 4,10% di lunedì sera.
A Wall Street, i grandi titoli tecnologici hanno messo a segno importanti guadagni. Oracle balza dell'11,7% dopo aver riportato profitti trimestrali più forti di quanto previsto dagli analisti. Anche Nvidia ha registrato un rally del 7,2%, dopo un rallentamento durato due giorni. .
Nel complesso, lo S & P è salito di 57,33 punti a 5.175,27. Il Dow è salito di 235,83 a 39.005,49, e il Nasdaq ha guadagnato 246,36 a 16.256,64.
Nel commercio energetico, il greggio di riferimento statunitense è aumentato di 62 centesimi a 78,18 dollari al barile. Il greggio Brent, lo standard internazionale, è aumentato di 62 centesimi a 82,54 dollari al barile.