Unesco, una Giornata per le Riserve della biosfera

- di: Barbara Leone
 
E’ il più ampio livello di organizzazione dei viventi, un sistema organizzato in cui la materia compie un ciclo senza disperdersi, mentre l’energia scorre lungo un flusso. E’ la biosfera, protagonista delle Riserve su cui l’Unesco ha voluto accendere un faro d’attenzione attraverso la Giornata mondiale delle riserve della biosfera, che per la prima volta verrà celebrata oggi in tutto il mondo. Un’iniziativa pensata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per richiamare l’attenzione generale sul ruolo guida che le Riserve svolgono per il rispetto dell’ambiente, mantenendo il delicato equilibrio tra la conservazione delle risorse naturali e l’attività umana. Ed anche un campanello d’allarme sull’importanza di prendersi cura dell’ambiente e raggiungere un equilibrio funzionale tra le attività dell’uomo e la conservazione delle risorse naturali.

Unesco, una Giornata per le Riserve della biosfera

Obiettivo principale delle Riserve della Biosfera, individuate dall’Unesco all’interno del programma Mab (Man and the biosphere) e fondato nel 1971 per promuovere su base scientifica un rapporto bilanciato tra uomo e ambiente attraverso la tutela della biodiversità e delle buone pratiche dello sviluppo sostenibile, è quello di preservare l’equilibrio tra le attività socio-economiche e quelle naturali di un territorio. Un progetto che attualmente comprende, nel mondo, 738 Riserve, di cui 20 si trovano in Italia: Collemeluccio-Montedimezzo in Molise, il Circeo nel Lazio, il Miramare in Friuli, il Parco del Cilento Vallo di Diano e il Somma-Vesuvio e Miglio d’Oro in Campania, il Ticino tra la Lombardia e il Piemonte; ancora, le Isole di Toscana, il Monviso piemontese, il Parco della Sila in Calabria, l’Appennino Tosco-Emiliano; in Trentino le Alpi Ledrensi e Judicaria, il Delta del Po tra Emilia-Romagna e Veneto, la Collina del Po in Piemonte, Tepilora, Rio Posada e Montalbo in Sardegna; infine, la Valle Camonica, il Monte Peglia, il Po Grande, le Alpi Giulie e il Monte Grappa, tutte Riserve istituite tra il 1977 e il 2021. Parchi naturali terrestri, marini/costieri o una combinazione di essi che si distinguono per la loro biodiversità faunistica, floristica, geomorfologica nonché antropologica, costituendo esempi unici da proteggere.

“Celebrare la Giornata Mondiale delle Riserve della Biosfera Mab Unesco
- ha sottolineato Giampiero Sammuri, Presidente di Federparchi (nella foto) - ci offre la possibilità di evidenziare quanto stiamo facendo nell’ambito dell’educazione ambientale, della valorizzazione delle produzioni tipiche e delle qualità umane. La dimensione internazionale di questo evento ci dà l’opportunità di confrontare il nostro operato con quello delle Riserve della biosfera in tutto il mondo, non certo con spirito competitivo, ma per trarne suggerimenti e stimoli a migliorarsi, così come a cogliere occasioni di partnership e relazioni di alto profilo”. Un discorso che vale per tutte le Riserve coinvolte nell’iniziativa e da sempre impegnate in prima linea nello sviluppo di progetti concreti sia a livello locale che globale, anche nell’ambito dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’Onu, che tra i suoi 17 obiettivi ne comprende diversi proprio a sfondo ambientale.
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