Banca d'Italia avverte: "Risanamento dei conti avanza ma resta fragile"

Il processo di risanamento dei conti pubblici italiani sta andando avanti, ma il percorso non è privo di incognite. A dirlo è Andrea Brandolini, capo del Dipartimento Economia e Statistica della Banca d’Italia, intervenuto alla Camera dei deputati in audizione sul Documento di Programmazione di Finanza Pubblica (Dpfp).

Banca d'Italia avverte: "Risanamento dei conti avanza ma resta fragile"

“Il processo di risanamento dei conti procede, ma non è esente da rischi, ancor più alla luce dei molti fattori di instabilità del quadro internazionale”, ha spiegato Brandolini.

Il pericolo dei premi al rischio
Secondo l’analisi di Bankitalia, una delle variabili più delicate riguarda i premi per il rischio sovrano.

“Un improvviso aumento dei premi per il rischio sovrano nelle economie avanzate potrebbe avere ripercussioni negative sulle condizioni di finanziamento e sull’attività economica”, ha avvertito Brandolini.

In altre parole, se i mercati dovessero chiedere rendimenti più alti per comprare titoli di Stato italiani ed europei, il costo del debito crescerebbe, mettendo sotto pressione i conti pubblici e frenando la crescita.

Geopolitica e spese per la difesa
Tra i fattori di incertezza che pesano sulle finanze pubbliche c’è anche l’instabilità geopolitica.
L’Italia, come altri Paesi della Nato, ha assunto impegni internazionali che comportano un aumento significativo delle spese per la difesa.

“Il sentiero programmatico delineato nel Dpfp – ha osservato Brandolini – includerebbe solo in parte l’aumento che sarebbe coerente con tali accordi”.

Questo significa che in futuro potrebbero essere necessari ulteriori stanziamenti, con un impatto sul percorso di consolidamento fiscale.

L’ombra dell’instabilità globale
La Banca d’Italia sottolinea che le prospettive economiche restano soggette a numerosi elementi di incertezza: dalle tensioni geopolitiche ai rischi sui mercati finanziari, fino alle ricadute della transizione energetica e demografica.

Per l’istituto di Via Nazionale, la priorità resta mantenere credibilità sui mercati, preservare la fiducia degli investitori e garantire un equilibrio tra disciplina di bilancio e sostegno alla crescita.

Un equilibrio ancora da trovare
Le parole di Brandolini riflettono una posizione di prudenza: i progressi compiuti nel consolidamento dei conti sono reali, ma fragili.
Il governo dovrà quindi gestire le prossime manovre con attenzione, evitando shock sui mercati e cercando di conciliare le esigenze di sicurezza e investimento con il rispetto delle regole europee di bilancio.

In un contesto di instabilità globale, il risanamento italiano appare come un cantiere ancora aperto, con basi più solide di qualche anno fa ma esposto a scosse esterne che potrebbero rallentarne il percorso.