Banca Ifis: "Nel 2021, l’Economia della Bellezza rappresenta il 24% del PIL"

- di: Daniele Minuti
 
Il Market Watch Economia della Bellezza realizzato dall'Ufficio Studi di Banca Ifis ha analizzato il contributo che il comparto ha dato al sistema economico nazionale, calcolato nel 24,1% del Prodotto Interno Lordo italiano per il 2021.

Pubblicata la seconda edizione del Market Watch Economia della Bellezza di Banca Ifis

Il settore si è dimostrato resiliente, con le aziende che abbracciano con grande forza il concetto di responsabilità sociale in un biennio difficilissimo che ha portato però l'importanza di questo tema per le imprese del comparto del bello.

La novità, secondo il report, è la convergenza delle imprese della bellezza Made in Itali e quelle purpuse-driven (che rappresentano l'8,4% della quota del settore), cioè aziende guidate da un approccio orientato allo scopo che producano 650 miliardi di euro annui e rappresentano 11 settori produttivi.
Senza di esse, l'impatto dell'ecosistema del Bello scenderebbe al 15,7% dal 17,2% del 2019, per via del crollo dei flussi turistici e delle restrizioni sulla mobilità.

Dall'analisi delle sei aziende studiate dal Market Watch di quest'anno (Foscarini, Trend Group, Mavive, Serveco, ACBC, Lavazza) è emersa una voglia sempre maggiore di assumersi responsabilità sociale, con 6 ambiti principali su cui un'impresa concentra il suo purpuse: parità di genere; sostenibilità (sociale, economica e ambientale); partecipazione e democratizzazione; diversità generazionale; benessere dei lavoratori; territorio e comunità locale.

Si tratta di un approccio che però non è intrapreso solo da newco ma anche da altre imprese (solo l'11% è nato negli ultimi 4 anni). Per una scelta che arriva dalla spinta del consumatore, coi clienti che da pubblico sono diventati attori critici che vogliono influenzare le scelte delle imprese.

Ernesto Fürstenberg Fassio, Vice Presidente di Banca Ifis (nella foto), ha commentato: "Quest’anno la ricerca “Economia della Bellezza” si arricchisce e considera una nuova dimensione, quella delle imprese guidate da uno scopo. Il nostro studio dimostra, infatti, che la Bellezza, alla luce delle nuove e sempre più diffuse sensibilità rispetto ai temi della sostenibilità sociale, ambientale ed economica, conferisce alle aziende maggiore resilienza. A dimostrarlo anche il successo nel mondo delle PMI italiane che hanno saputo promuovere il connubio tra innovazione e tradizione mantenendo un legame stretto con il territorio. “Economia della Bellezza” rientra nell’ambito del progetto Kaleidos, il laboratorio di impatto sociale di Banca Ifis lanciato ad aprile per promuovere tutte le iniziative, presenti e future, che non riguardano strettamente il credito e che mettono al centro le persone".
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