Si è aperta ieri al Mico di Milano la 58ª Riunione Annuale del Consiglio dei Governatori della Banca Asiatica di Sviluppo (ADB), che per tre giorni – fino al 7 maggio – trasforma la città in uno snodo centrale della diplomazia economica globale. L’Italia, per la prima volta, ospita il vertice della banca multilaterale fondata nel 1966 con sede a Manila, che riunisce 68 membri, di cui 49 provenienti dalla regione Asia-Pacifico. Un evento che vede coinvolti ministri delle finanze, governatori centrali, vertici di organizzazioni internazionali, rappresentanti del mondo bancario, imprese, ong e think tank di tutto il mondo. Il focus è chiaro: rafforzare la cooperazione economica tra l’Europa e il blocco Asia-Pacifico in un momento di transizione geopolitica e trasformazione digitale.
A Milano la 58ª sessione della Banca Asiatica di Sviluppo: Panetta e Giorgetti aprono i lavori globali sulla cooperazione tra Europa e Asia
Ad aprire ufficialmente la Sessione plenaria è stato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta (nella foto), che presiede quest’anno il Consiglio dei Governatori della ADB. Nel suo intervento, Panetta ha sottolineato la necessità di un salto di qualità nella cooperazione multilaterale. “Dobbiamo affrontare sfide globali con risposte globali: cambiamento climatico, transizione digitale, sostenibilità del debito, equità nei finanziamenti allo sviluppo. L’Asia e l’Europa non possono procedere su binari separati. Occorre una nuova ambizione comune”. Panetta ha poi ribadito il ruolo centrale della ADB come “catalizzatore di investimenti, inclusione e sostenibilità” in un contesto globale che resta segnato da forti squilibri e da tensioni geopolitiche crescenti.
Giorgetti: “Il nostro modello può dialogare con l’Asia”
A seguire è intervenuto il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, che ha rivendicato il ruolo dell’Italia come ponte strategico tra l’Unione Europea e il mondo asiatico. “L’Asia è la regione più dinamica del pianeta, ma ha bisogno di strumenti solidi per una crescita equa e resiliente. L’Europa – e l’Italia in particolare – possono contribuire con competenze industriali, capacità di innovazione e modelli di welfare inclusivo. Il nostro modello economico, se riformato e reso competitivo, può dialogare ad armi pari con i giganti orientali”. Giorgetti ha poi fatto riferimento al Piano Mattei e agli strumenti europei per lo sviluppo, sottolineando l’importanza di creare sinergie con le iniziative asiatiche per le infrastrutture e l’energia.
Masato Kanda (ADB): “Una crescita più verde e più digitale”
Il presidente della ADB, Masato Kanda, ha invece centrato il suo intervento sul tema della sostenibilità. “Le economie asiatiche devono continuare a crescere, ma non possono più farlo con i vecchi paradigmi. Serve una crescita verde, digitale, inclusiva. E la ADB è pronta a fare la sua parte, mobilitando capitali pubblici e privati, rafforzando le garanzie, semplificando l’accesso al credito”. Kanda ha anche lodato l’Italia per l’impegno dimostrato nell’organizzazione della conferenza e per la spinta data alla collaborazione con l’Asia in ambito scientifico, energetico e digitale. La ADB, ha aggiunto, “è pronta a diventare il partner naturale dell’Europa nei prossimi decenni”.
Cooperazione, investimenti e sostenibilità: i tre pilastri della nuova alleanza Asia-Europa
Il meeting milanese si articola in decine di sessioni tematiche, workshop e tavole rotonde, con la partecipazione di personalità di alto profilo. Tra i temi al centro del confronto: il finanziamento delle infrastrutture sostenibili, la digitalizzazione dei sistemi bancari, le strategie contro l’evasione fiscale nei mercati emergenti, la cooperazione su AI e climate finance. L’obiettivo di fondo è chiaro: costruire un asse strategico Asia-Europa basato su tre pilastri – cooperazione politica, investimenti produttivi, transizione sostenibile – superando l’approccio puramente commerciale. L’Italia, con questo appuntamento, prova a ritagliarsi un ruolo di mediazione avanzata, anche in vista del G7 e delle prossime elezioni europee.
Un’Italia più centrale nelle reti multilaterali
La scelta di Milano come sede della riunione è un riconoscimento del ruolo crescente che il nostro Paese sta cercando di giocare nei forum multilaterali. Dopo anni di partecipazione defilata, l’Italia sembra voler tornare protagonista delle dinamiche economiche globali, puntando su finanza verde, economia digitale e cooperazione euroasiatica. Panetta e Giorgetti, pur con linguaggi diversi, hanno lanciato lo stesso messaggio: l’Europa non può restare spettatrice del secolo asiatico. Deve entrarci da attore pieno. E se saprà farlo, anche grazie al sostegno di istituzioni multilaterali come l’ADB, potrà trasformare il rischio di marginalizzazione in un’occasione di rilancio.