Azimut lancia "Token Azim" per allargare i confini dell'economia reale

- di: Redazione
 
Si chiama "Security token Azim" e, come dice Pietro Giuliani, presidente e fondatore di Azimut (nella foto), nasce dalla ''voglia di esplorare nuove tecnologie che permettono di ampliare le tipologie di mercati si cui è possibile investire - diversi da quelli quotati - e di migliorarne le modalità di accesso abbattendo tempi e numero di intermediari''. Alla base della filosofia che ha spinto Azimut al varo del nuovo strumento è la frazionabilità degli asset, che consente agli investitori di potersi rivolgere ad asset di maggiore interesse, accedendo a quote minori.

I security token sono strumenti finanziari rappresentati in formato digitale e il nuovo token di Azimut, emesso in collaborazione con Sygnum Bank, prima digital asset bank al mondo, è la rappresentazione digitale di un portafoglio di 5 milioni di euro di prestiti alle piccole e medie imprese italiane – originati sulla piattaforma di Borsa del Credito e garantiti dal Fondo di Garanzia del Mediocredito Centrale. In particolare il token di Azimut sarà utilizzato nella costruzione dei portafogli per i clienti private del Gruppo in Italia attraverso una gestione patrimoniale e per i fondi di credito alternativo domiciliati in Lussemburgo e dedicati alla clientela professionale.

Il token Azimut sarà poi scambiato all’interno della piattaforma totalmente digitale gestita da Sygnum. La frazionabilità consente di dialogare quindi con un numero maggiore di investitori, allargandone gli interessi che possono essere legati a beni materiali, ma anche essere coinvolti nel finanziamento di startup. Quindi, un nuovo passo, che potrebbe dimostrarsi molto importante per agevolare forme di microcredito. "Crediamo" - spiega ancora Giuliani - "che l'impiego della tecnologia blockchain e dei processi di tokenizzazione di di beni reali rappresenti una delle frontiere di sviluppo più sfidanti per la nostra industria nel prossimo futuro. Anche in questi ambito non abbiamo avuto timore di essere pionieri e la nostra scelta è stata quella di legare il token ad asset illiquidi, come i prestiti alle Pmi, rendendoli così liquidi ed accessibili per facilitare l'orientamento dei portafogli verso l'economia reale''. Il gruppo Azimut, nel settembre del 2019, aveva annunciato di essersi posto l'obiettivo di investire in private asset almeno dieci miliardi di euro nei successivi cinque anni.
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