Aiscat, il Presidente Cattoni: "Pronti 60 miliardi di investimenti in 15 anni"

- di: Daniele Minuti
 
Diego Cattoni, Presidente di Aiscat, ha chiuso l'annuale Assemblea dei soci tenuta allo Spazio Vittoria di Roma, in un evento che ha visto la partecipazione anche del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.

Cattoni (Aiscat): "60 miliardi di investimenti in 15 anni"

Con le sue parole, il Presidente ha voluto sintetizzare il contributo che il comparto autostradale è pronto a dare all'economia italiana nel futuro prossimo: "Sessanta miliardi in quindici anni" - ha  detto Cattoni - "È questa la mole di investimenti che il mondo delle autostrade italiane in concessione è in grado di mettere a terra con un duplice obiettivo: garantire il rilancio economico del Paese e ridisegnare i modelli di mobilità nel segno della digitalizzazione e della transizione ecologica. Le autostrade rappresentano la prima infrastruttura nazionale della mobilità: un settore oggi alla vigilia di quella che potrà essere una vera e propria rivoluzione come non si vedeva dal dopoguerra. L’evoluzione tecnologica, unita ad una nuova sensibilità sul fronte ambientale, permette di costruire fin da subito un futuro assai diverso dal presente che conosciamo e il comparto delle autostrade a concessione è in grado di garantire in tempi rapidi gli investimenti necessari senza gravare sulla fiscalità generale".

Si tratta di investimenti che rappresentano la prassi per l'Aiscat (oltre 28 miliardi dal 2000 al 2021): "La novità" - continua il Presidente Aiscat - "sta non solo nella mole di potenziali nuovi investimenti, ma nel tipo stesso di investimento. Avremo certo nuove opere e l’ampliamento delle attuali, ma abbiamo la possibilità di pianificare la digitalizzazione della rete. La guida autonoma e connessa ci permetterà non solo di aumentare la capacità delle arterie senza uso di ulteriore suolo e di rendere più veloci gli spostamenti, ma soprattutto di abbattere radicalmente il tasso di incidentalità oggi per lo più legato al fattore umano”.

La chiusura di Cattoni riguarda la sicurezza e la digitalizzazione del trasporto autostradale: "Il controllo digitale del traffico ci permetterà quel salto di qualità che ancora manca. Così il sostegno alla diffusione di veicoli elettrici, oggi a batteria domani anche a idrogeno, ci può permettere di ridurre drasticamente le emissioni inquinanti. Anche sul fronte della sostenibilità ambientale, il comparto autostradale sarà decisivo. Ciò che serve al settore è una semplificazione del quadro normativo, in modo che non possa rappresentare un freno alla capacità di investire del Paese".
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