Agcom: "Tra 10 anni solo l'1,5% delle famiglie leggerà un quotidiano"

- di: Barbara Leone
 

L’editoria italiana vive una crisi profonda che colpisce duramente i quotidiani cartacei e si riflette nel progressivo declino delle edicole. A lanciare l’allarme è Giacomo Lasorella, presidente dell’Agcom, in audizione davanti alla Commissione cultura della Camera. Lasorella ha tracciato un quadro sconfortante sul futuro dei quotidiani in Italia, evidenziando i rischi che il settore corre per la sostenibilità e il pluralismo dell’informazione.

Agcom: "Tra 10 anni solo l'1,5% delle famiglie leggerà un quotidiano"

Nel 1990 si vendevano 6,8 milioni di copie di quotidiani, copie che sono diventate 4 milioni nel 2003 e 2 milioni nel 2013,” ha dichiarato. “Dal ’90 a oggi, ogni 10 anni le copie vendute si sono dimezzate. Se questo trend continua, mentre nel ‘90 il giornale era un oggetto presente in un terzo delle famiglie, sarà un oggetto che tra dieci anni entrerà nell’1,5% dei nuclei familiari del Paese.” Il calo delle vendite non si ferma ai soli quotidiani: anche l’editoria periodica segue una traiettoria simile. La riduzione delle risorse per il settore editoriale è stata definita allarmante, e le prospettive per una ripresa sono deboli, dato che neanche la transizione al digitale riesce a compensare le perdite. Il digitale, che avrebbe potuto offrire una via d’uscita alla crisi della carta stampata, non sta ottenendo i risultati sperati. Le versioni digitali dei quotidiani soffrono di una ridotta capacità di generare ricavi pubblicitari, in parte perché “la copia digitale è sostanzialmente individuale”, come ha precisato Lasorella. Nonostante la crescente importanza di Internet e dei social media come mezzi di informazione, il modello economico della stampa digitale fatica a generare entrate comparabili a quelle delle edizioni cartacee.

Dal 2019, i ricavi complessivi dalla vendita di copie cartacee si sono ridotti del 25,5%, mentre, rispetto al 2013, la flessione è del 43,6%. Un calo che si riflette anche nella chiusura delle edicole, un tempo luogo di aggregazione e oggi sempre più raro sul territorio. “La crisi dei giornali cartacei si riflette sulla chiusura delle edicole, luogo classico di aggregazione,” ha osservato Lasorella, sottolineando come questa trasformazione rappresenti una perdita non solo economica ma anche culturale per le comunità italiane. Nell’analisi del presidente Agcom emerge che, nonostante il calo di ascolti, la televisione resta la principale fonte d’informazione per gli italiani. Tuttavia, anche la TV vede ridursi il proprio pubblico, fatta eccezione per il picco registrato durante la pandemia di Covid-19. “Gli altri mezzi sono i giornali, con la riduzione dal 30% del 2018 al 18% del 2022,” ha spiegato Lasorella, osservando che è soprattutto la popolazione anziana a mantenere un legame con l’informazione cartacea.

Il declino si riflette anche negli abbonamenti digitali: meno del 7% dei cittadini ha sottoscritto un abbonamento online, e l’80% dichiara di non essere interessato a farlo in futuro. Al contrario, Internet e i social media continuano a rafforzarsi come piattaforme preferite per condividere e fruire di notizie. “Internet e i social media si vanno rafforzando come strumento privilegiato per condividere notizie e opinioni. Nel quinquennio considerato, l’utilizzo del web ha di fatto raggiunto livelli prossimi a quello della televisione,” ha commentato Lasorella sollecitando una revisione della normativa sulla concentrazione nell’editoria quotidiana, in particolare dell’articolo 3 della legge che regola i limiti di tiratura. A oggi, i criteri sono basati esclusivamente sul parametro delle copie stampate, ma, come evidenziato dal presidente Agcom, sarebbe necessario introdurre indici che tengano conto della complessità e varietà della diffusione e fruizione delle notizie, come le copie digitali e l’audience dei siti web. Secondo Lasorella, una riforma della normativa attuale sarebbe “coerente con il nuovo Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici” e sarebbe allineata con le disposizioni dello European Media Freedom Act, che mira a prevenire la concentrazione eccessiva dei media. “A parere dell’Autorità, la normativa relativa, attualmente connessa esclusivamente al parametro dei limiti di tiratura, dovrebbe essere riformata al fine di non trascurare la complessità ed eterogeneità delle modalità di diffusione e fruizione dell’informazione,” ha detto.

In un panorama editoriale critico, Lasorella ha segnalato un settore che sembra mostrare maggiore resilienza: l’editoria libraria. Nel 2023, il mercato del libro ha superato i livelli pre-pandemia, rappresentando un’eccezione rispetto alle difficoltà generali del settore. Tuttavia, ha precisato Lasorella, l’editoria libraria non rientra sotto l’attività di vigilanza dell’Agcom. Il presidente dell’Agcom ha inoltre riportato i dati sugli investimenti della Pubblica Amministrazione in pubblicità istituzionale, che ammontano a circa 50 milioni di euro l’anno. Le normative vigenti prevedono che almeno il 15% di queste risorse venga destinato alle emittenti locali, e almeno il 50% a favore dei giornali quotidiani e periodici. Tuttavia, Lasorella ha sottolineato come i dati sugli investimenti siano “estremamente disomogenei” e che il grosso delle spese è concentrato in pochi enti. “Meno di 100 enti superano la soglia di 50.000 euro, e meno di 200 enti superano quella di 10.000 euro. Circa l’80% del volume di spesa complessivo è costantemente impegnato da 30 enti,” ha affermato.

 “È un dovere dei nostri ordinamenti democratici studiare le soluzioni più idonee per assicurare un futuro a questa informazione,” ha dichiarato Lasorella, richiamando l’attenzione sull’importanza del giornalismo qualificato per la democrazia. “La nostra democrazia potrà, probabilmente, nel medio periodo, convivere con una perdita di rilevanza dei giornali di carta. Ma non potrà privarsi di una informazione libera, autorevole, trasparente, responsabile, frutto del lavoro giornalistico qualificato e di una editoria libera e indipendente”, ha concluso il presidente Agcom.

Notizie dello stesso argomento
Trovati 10 record
Pagina
1
13/11/2024
Terremoto in Campidoglio, indagine su appalti Stradali. Gualtieri: "Non risultano coinvolt...
13/11/2024
La fine del mistero di Hvaldimir: non era una spia, ma una “guardia” russa indisciplinata
13/11/2024
Agcom: "Tra 10 anni solo l'1,5% delle famiglie leggerà un quotidiano"
12/11/2024
Boomer e bollicine: l’analisi sul consumo di vino in Italia svela nuove abitudini tra over...
12/11/2024
Webinar camera di commercio su pratiche commerciali scorrette e offerte online: appuntamen...
12/11/2024
Alloggi per studenti internazionali in Italia, l'offerta non basta: "Necessari più investi...
Trovati 10 record
Pagina
1
Il Magazine
Italia Informa N°5 - Settembre/Ottobre 2024
Newsletter
 
Iscriviti alla nostra Newsletter
Rimani aggiornato su novità
eventi e notizie dal mondo
 
Tutti gli Articoli
Cerca gli articoli nel sito:
 
 
Vedi tutti gli articoli