ACEA: al via Romeflex, primi servizi di flessibilità elettrica a Roma

- di: Barbara Bizzarri
 

Il progetto RomeFlex, sviluppato da Areti, società del Gruppo ACEA che gestisce la rete elettrica di Roma, entra nel vivo per realizzare un completo, evoluto e inclusivo mercato della flessibilità locale a servizio di tutte le utenze della capitale. Il sistema della flessibilità permette di regolare la quantità di elettricità immessa nella rete, in modo che l’offerta corrisponda alla domanda, gestire i flussi di energia in termini di produzione e consumo da parte di privati o aziende per far fronte a cali della fornitura o a picchi di richiesta del mercato, ottimizzando così la qualità del servizio.

ACEA: al via Romeflex, primi servizi di flessibilità elettrica a Roma

“L’avvio dei servizi di flessibilità a Roma - ha dichiarato Giulio Carone, Amministratore Delegato di Areti - è un primo fondamentale passo della strategia di Areti che prevede di sviluppare reti elettriche intelligenti in grado di interagire con il cliente rendendolo sempre più attivo e partecipe del mercato. Questo è quello che intendiamo realizzare con il Progetto RomeFlex coinvolgendo ogni tipologia di cliente”. 

Dal primo febbraio, infatti, i clienti di Roma possono partecipare ai servizi di flessibilità: Areti ha avviato il programma di attivazione delle utenze che si sono aggiudicate la prima asta a termine del Mercato Locale della Flessibilità, indetta lo scorso novembre dal GME, Gestore dei Mercati Energetici, per conto di Areti, che ha messo a disposizione risorse di flessibilità per 3.000 kW suddivise in diverse tipologie di utenze (industriali, terziarie, residenziali) per il periodo  febbraio–aprile 2024. La prima utenza attivata tramite il Mercato Locale della Flessibilità sulla rete di distribuzione di Roma è stato un impianto da 410 kW dell’Università RomaTre a cui seguirà il progressivo avvio del servizio per tutte le altre utenze, circa settanta, distribuite nei diversi quartieri del territorio della capitale. 

Il progetto RomeFlex è realizzato con il contributo di Engineering, la società che si è occupata di sviluppare le piattaforme informatiche di connessione tra i distributori di energia ed il GME. Al progetto ha collaborato anche Siemens che ha curato i sistemi di analisi dei fabbisogni di flessibilità della rete elettrica. Il Mercato Locale della Flessibilità, organizzato e gestito dal GME, consente ai DSOs (Distribution System Operators) di approvvigionarsi dei servizi di flessibilità e di remunerarli attraverso meccanismi di mercato trasparenti e non discriminatori. 

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