Decarbonizzazione: il ruolo cruciale delle bioenergie per l'Italia, tra opportunità e limiti

- di: Marta Giannoni

17/12/2024

La decarbonizzazione è uno dei pilastri su cui si gioca il futuro climatico del nostro Paese e del pianeta, e le bioenergie emergono come uno degli alleati principali di questa transizione energetica. Tuttavia, come sottolineato dal report “Il ruolo delle bioenergie nella strategia di decarbonizzazione nazionale” realizzato da Domenico Gaudioso per il WWF Italia, il loro utilizzo può essere una risorsa fondamentale solo se inserito in un quadro rigoroso di sostenibilità ambientale ed economica. Le bioenergie, che derivano dalla trasformazione di biomasse (piante, scarti agricoli, legname e rifiuti organici), possono contribuire al raggiungimento delle emissioni nette pari a zero entro il 2050, ma la loro applicazione deve essere selettiva, evitando scenari dannosi per la natura e l’uso del suolo.

Decarbonizzazione: il ruolo cruciale delle bioenergie per l'Italia, tra opportunità e limiti

L’Unione Europea ha scommesso sulle bioenergie all’interno delle proprie strategie climatiche, ma il WWF richiama i rischi connessi a uno sviluppo non controllato. L’espansione indiscriminata delle colture dedicate rischia di mettere in competizione i terreni destinati alla produzione alimentare e di compromettere gli ecosistemi, favorendo la deforestazione e lo sfruttamento intensivo delle risorse idriche. L’approccio “industriale” alle bioenergie, basato su monocolture su larga scala, potrebbe trasformarsi in una minaccia ambientale anziché in una soluzione al problema climatico.

Uno dei punti più critici riguarda l’illusione che i biocarburanti possano sostituire completamente i combustibili fossili nel settore dei trasporti. L’analisi del ciclo di vita evidenzia come gran parte dei biocarburanti attualmente in uso generi emissioni significative, soprattutto se derivati da materie prime coltivate su terreni vergini. I costi ambientali associati a questi processi, uniti alle implicazioni geopolitiche di una crescente domanda globale di biomasse, obbligano a una riflessione profonda sull’efficacia di questa soluzione.

Il WWF, attraverso il report, invita a una transizione equilibrata e consapevole. Le bioenergie, secondo l’organizzazione, dovrebbero essere riservate a settori difficilmente elettrificabili, come alcune filiere industriali e il riscaldamento in contesti rurali. Allo stesso tempo, è necessario incentivare l’utilizzo di biomasse residuali e scarti agricoli, evitando il ricorso a colture dedicate e garantendo la tutela della biodiversità. L’efficacia delle bioenergie si misura anche nella loro capacità di integrarsi in sistemi di economia circolare, dove gli scarti diventano risorse e nulla viene sprecato.

In un contesto globale dove la transizione ecologica è sempre più una sfida geopolitica, l’Italia ha il dovere di adottare soluzioni energetiche che siano sostenibili e replicabili nel lungo periodo. Le bioenergie possono essere parte della risposta, ma solo se accompagnate da politiche rigorose, investimenti in ricerca e un monitoraggio costante degli impatti ambientali. Come ricorda il WWF, la decarbonizzazione è un percorso che richiede equilibrio, visione e la capacità di non cadere in facili scorciatoie. L’energia pulita del futuro deve servire l’uomo senza tradire la natura.

Tags: sostenibilità, decarbonizzazione, bioenergie

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