Usa: cresce ancora l'economia americana, ma meno di quanto previsto dall'Amministrazione Biden

- di: Diego Minuti
 
L'economia statunitense, nel secondo trimestre del 2023, è cresciuta ad un ritmo annuo del 2,1%, confermando resilienza di fronte ai costi di finanziamento più elevati per consumatori e imprese, ma in misura inferiore rispetto a quelle che erano le previsioni del Governo, ad un +2,4 %. 

La seconda stima di crescita del Dipartimento del Commercio per il periodo aprile-giugno ha fatto registrare una leggera accelerazione rispetto al tasso di crescita annuo del 2% del precedente trimestre. Quindi, come rilevano gli analisti, l'economia è riuscita ad espandersi nonostante sia stata rallentata dalle politiche della Federal Reserve che ha scelto l'aumento dei tassi di interesse per domare l'inflazione. Uno scenario in cui i datori di lavoro che continuano ad assumere e i consumatori a spendere.

Il rapporto odierno sull'andamento del prodotto interno lordo della nazione – la produzione totale di beni e servizi – ha mostrato che la crescita dell’ultimo trimestre è stata guidata dall’aumento della spesa dei consumatori, degli investimenti delle imprese e delle spese dei governi statali e locali. 

La spesa dei consumatori, che rappresenta circa il 70% dell’economia statunitense, è aumentata a un ritmo annuo dell’1,7% nel trimestre aprile-giugno. Un dato positivo, anche se in calo rispetto al 4,2% nei primi tre mesi del 2023. Escludendo l’edilizia abitativa, gli investimenti delle imprese è aumentato ad un forte tasso annuo del 6,1% nell’ultimo trimestre. Gli investimenti nell'edilizia abitativa, penalizzati dall'aumento dei tassi ipotecari, sono diminuiti nel secondo trimestre.
Dal picco del 9,1% nel giugno 2022, l’inflazione su base annua è diminuita più o meno costantemente. Il mese scorso si è attestato al 3,2%, un miglioramento significativo anche se ancora al di sopra del target di inflazione del 2% della Fed. Escludendo la volatilità dei costi alimentari ed energetici, la cosiddetta inflazione core di luglio ha registrato l’aumento mensile più basso in quasi due anni.

Una misura dei prezzi nel rapporto sul Pil – l’indice delle spese per consumi personali – è aumentata a un tasso annuo del 2,5% nell’ultimo trimestre, in calo rispetto al ritmo del 4,1% nel trimestre gennaio-marzo e all’aumento più piccolo dalla fine del 2020.
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