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The Future of Mobility: gli italiani sognano l'auto smart e a basso impatto ambientale

- di: Marco Tringali
 
The Future of Mobility: gli italiani sognano l'auto smart e a basso impatto ambientale
Le auto del futuro dovranno essere ripensate, assecondando le esigenze di sostenibilità e di connettività. Vetture smart, dai consumi ridotti e dai bassi costi di manutenzione. E' questo il quadro che emerge da un recente sondaggio condotto da Deloitte (azienda di servizi di consulenza e revisione) che ha evidenziato come il 70% degli italiani vorrebbe un’auto ibrida o elettrica, a basso impatto ambientale. Il 60% degli italiani sarebbe anche disposto a rinunciare ad una fetta di privacy, condividendo i propri dati personali per ridurre la congestione del traffico e migliorare la viabilità stradale, mentre un italiano su due si dichiara intenzionato ad utilizzare app multimodali per trovare nuove soluzioni di mobilità. Un quadro piuttosto eloquente condiviso anche da Giorgio Barbieri, Automotive Leader di Deloitte, che proprio oggi ha presentato lo studio “The Future of Mobility” che contiene una istantanea perfetta che elenca tutte le grandi trasformazioni che gli operatori del settore Automotive dovranno adottare in futuro, ripensando il concetto stesso di auto e trasformando il proprio modello di business.

«Anche le aspettative dei consumatori si sono evolute velocemente dall’irruzione della pandemia – ha spiegato Barbieri in sede di presentazione del nuovo studio -  ecco perché anche quest’anno abbiamo indagato il sentiment dei consumatori e abbiamo scoperto cosa si aspettano gli italiani dal settore auto». Lo studio ha “indagato” le aspirazioni degli italiani per quanto concerne l'auto del futuro, rilevando un interesse crescente verso i modelli di auto più ecologici e tecnologicamente all’avanguardia. “Un interesse – prosegue Barbieri - che è particolarmente diffuso tra i consumatori italiani: ben il 69% di loro preferirebbe un veicolo elettrici o ibrido rispetto a uno tradizionale. Una percentuale molto elevata e che supera tutti gli altri più importanti Paesi europei (Germania 51%; Francia 52%; UK 53%, Spagna 65%)”.

Il 70% degli italiani vorrebbe un’auto ibrida o elettrica

La nuova verve “green” degli italiani filtra anche attraverso il desiderio crescente di un’auto ibrida o elettrica. «Oltre a essere più green – ha proseguito l'Automotive Leader di Deloitte - la mobilità del futuro diventerà sempre più “smart”. I benefici della sostenibilità ambientale possono infatti essere ulteriormente arricchiti e potenziati dall’integrazione di tecnologie digitali sempre più sofisticate a bordo dei veicoli».

Gli italiani sarebbero anche disposti a rinunciare alla tutela dei propri dati sensibili, per garantire una maggiore connettività anche attraverso l'adozione di tecnologie 4.0 e di connettività  (es. intelligenza artificiale, connessione 5G, IoT, Realtà aumentata). In tal senso, il mercato richiederà ai produttori la necessità di ottimizzare le performance dei veicoli e di rendere più distintiva la propria offerta di mercato. Il 60% circa degli italiani sarebbe anche disposta a spendere di più per i servizi di infotainment, ma anche per avere sistemi digitali per prenotare e pagare un parcheggio (56%), ottenere aggiornamenti software (54%) o beneficiare di offerte promozionali per servizi e prodotti connessi all’itinerario percorso (44%). «Un sovrapprezzo che – secondo Barbieri - si aggirerebbe su un valore massimo di 400 euro».

L'auto del futuro, insomma, non potrà solo assolvere alla classica funzione di mobilità, ma dovrà essere ripensato per “creare maggiore valore alla luce delle nuove esigenze e preferenze dei consumatori finali”.  “Il valore dell’auto – ha spiegato ancora l'esperto di Deloitte - può essere ripensato anche rispetto alla tradizionale concezione di bene di consumo durevole. È per questo che si sente parlare sempre più spesso di “Servitization”, ovvero quel macro-trend con cui assistiamo allo spostamento del focus dalla tradizionale vendita di auto all’offerta di un ecosistema di servizi altamente flessibili e personalizzati”.
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