Italo Balbo e quell’impresa grandiosa ma scomoda da cancellare

- di: Stefania Assogna
 
Adesso nel mirino c’è Balbo. Il Ministero della Difesa toglie dagli aerei di stato l’insegna a Balbo mentre a Orbetello la giunta comunale e l’ANPI litigano intorno alla dedica a Italo Balbo del parco delle macerie (perché di questo parliamo) dell’Idroscalo, costruito e voluto da Balbo e da cui partì l’impresa della prima trasvolata atlantica in stormo. 

Il 17 dicembre 1930, al comando del generale Italo Balbo, partirono da Orbetello 12 idrovolanti “S. 55 Savoia-Marchetti”. Ebbe inizio così la crociera aerea Roma - Rio de Janeiro di ben 10.400 Km, la prima trasvolata dell'Atlantico in formazione di stormo. Da quel momento il mondo divenne tutto più vicino e, neanche 20 anni dopo la conquista del cielo di Balbo, gli alleati, nella Seconda guerra mondiale, se ne servirono proprio per liberare l’Europa dal nazismo congiuntamente alle azioni via mare e via terra. 

E così Balbo altrove è un eroe ma da noi resta solo un fascista

A distanza di quasi 100 anni non si riesce a scindere il Trasvolatore Atlantico e grande aviatore dall’uomo, e questo è un problema culturale che abbraccia molto altro ma che al dunque servì al fascismo più di quanto servì davvero Il fascismo, come il Futurismo, l’ultimo grande movimento artistico italiano, riconosciuto nel mondo, con Boccioni, Severini, Balla, Depero e Carrà; la Scuola Romana di Architettura, con gli architetti Nervi, Libera, Zevi, l’istruzione con Bottai, le grandi opere, dalle case popolari alle bonifiche. 

Il fascismo si è appropriato di tutto questo ma in realtà, tutto questo appartiene solo al suo tempo, a noi, all’Italia, è sbagliato quel “fece anche cose buone” perché le cose buone le fecero le menti eccelse al servizio dello Stato e del popolo italiano che avrebbero operato nello stesso modo anche sotto altri governi. Ma non si riesce a capirlo. 

E così Balbo altrove è un eroe ma da noi resta solo un fascista. Balbo fu odiato da Mussolini tanto che lo mandó a morire in Africa nel 1940 sentendosi minacciato; non sapremo mai se in un ipotetico “sliding doors”, rovesciato Mussolini, oggi Balbo sarebbe considerato diversamente e per questo gli storici obiettivi lo valutano un po’ come un caso a parte. 

Ad ogni modo, L’idroscalo fu demolito dai tedeschi in ritirata, a riprova di quanto erano indignati per questo merito della prima trasvolata atlantica in stormo che non sarebbe mai stato germanico, ma rimasto nella storia per sempre un merito solo italiano. 

E arriviamo a oggi; là dove fallirono i tedeschi demolendo l’idroscalo di Orbetello radendolo al suolo, nel tentativo goffo di cancellarne la storia (ufficialmente ritenevano ci fossero munizioni ma anche i sassi sapevano che era solo una aerostazione per idrovolanti) stanno riuscendo i nostri, che in questo momento di crisi, arrivati quasi sull’orlo della terza guerra mondiale, non hanno di meglio a cui pensare che avere timore di Italo Balbo, morto 80 anni fa. 

A quanto pare taluni non riescono a scindere il grande aviatore trasvolatore dall’uomo politico, ma, come si apprende dai media, hanno riabilitato nel corso di questi ultimi decenni, ex BR (alcuni mai pentiti), risolvendola così, come “compagni che hanno sbagliato”, dando loro perfino incarichi importanti e istituzionali, mentre sono ancora vivi e vegeti, e senza che abbiano dato un contributo che valga anche solo 1/4 di quello dato al mondo intero e non solo all’Italia, dal fascista Balbo! Doppiopesismi misteriosi nostri, tipici, italiani. Che dire? Noi MAH! E voi?
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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