H2IT supera i 100 iscritti: quadruplicati gli associati dal 2019

- di: Marco Tringali
 
L'idrogeno rappresenta, senza alcun dubbio, la risorsa con le migliori prospettive per produrre calore privo di CO2 e per decarbonizzare l'industria 'energivora'. Non è un caso che sempre più aziende, piccole, medie e grandi, stanno ormai capendo che l'idrogeno può davvero rappresentare un ponte verso il mondo rinnovabile.


Anche per questa ragione, H2IT, l'Associazione italiana idrogeno e celle a combustibile, festeggia oggi un traguardo importante: il superamento dei 100 soci tra le Pmi, le università e i centri di ricerca. L'idrogeno rappresenta, ad oggi, la più importante scommessa per vincere la sfida rivolta all'abbattimento delle emissioni di CO2 entro il 2050. Una sfida raccolta anche dal governo italiano, che ha stanziato 3,64 miliardi di euro del PNRR, anche per rafforzare la strategia nazionale per l'idrogeno.

Nel corso degli ultimi anni, è cresciuto in maniera esponenziale l'interesse delle imprese verso l'idrogeno come testimonia anche il fatto che H2IT ha più che quadruplicato il numero dei soci dal 2019 ad oggi. L'associazione, nel corso degli anni, è diventata un punto di riferimento per la filiera, rappresentando anche presso le istituzioni, le idee e i progetti degli attori economici che si sono votati all'idrogeno.

Il settore dell'idrogeno potrebbe diventare anche un vero e proprio volano dal punto di vista dello sviluppo economico. Un settore in grande espansione, come confermano anche gli ultimi dati diffusi dell’Osservatorio H2IT, secondo il quale tutte le aziende associate ad H2IT prevedono una crescita vorticosa del giro d’affari nei prossimi tre anni, con fortissime ripercussioni sull’occupazione. Rimane però da sciogliere ancora il nodo legato alla carenza di personale qualificato. La vera sfida futura per le istituzioni, sarà quella di ridurre progressivamente le criticità che ne imbrigliano il potenziale.

L'associazione H2IT festeggia il superamento dei 100 soci

Secondo H2IT, il primo problema da risolvere è quello che riguarda l'attuale quadro normativo, che al momento appare totalmente assente e che rappresenta, anche per gli associati, una priorità assoluta. Proprio in quest'ottica si colloca l'impegno di H2IT, che nel 2016 ha supportato i Ministeri competenti nell’elaborazione del “Piano Nazionale per la Mobilità ad Idrogeno” (aggiornato poi nel 2019), in collaborazione con il Ministero dell’Interno per la stesura della “Regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio degli impianti di distribuzione di idrogeno per autotrazione”. In molteplici occasioni, l'associazione si è interfacciata con i decisori politici, al fine di fornire preziose indicazioni per il PNRR. Un impegno costante che si è concretizzato nello stanziamento di 3,64 miliardi di euro a favore dello sviluppo di filiere per la produzione, distribuzione e usi finali dell’idrogeno. Un vero successo che però dovrà essere seguito da ulteriori sviluppi per vincere la sfida legata alla produzione di energie rinnovabili.

Il superamento dei 100 soci iscritti, rappresenta un grande risultato, come ha riconosciuto anche Alberto Dossi, presidente di H2IT. “Quando l’avventura di H2IT è iniziata – ha dichiarato Dossi - l’idrogeno non compariva nelle agende degli organi competenti. Ora, la rotta intrapresa dalle istituzioni europee ed italiane conferma finalmente l’importanza della filiera per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione. Ma abbiamo bisogno di farla crescere facendo sistema, parlando con un’unica voce in grado di sostenere al meglio gli sforzi di tante aziende, grandi e piccole, italiane ed internazionali. Desidero ringraziare le 100 importanti realtà del settore che ci hanno dato fiducia e che hanno trovato tutto questo proprio in H2IT. Ma non ci fermiamo qui: continueremo nel nostro impegno per eliminare le criticità che impediscono lo sviluppo della filiera dell’idrogeno, dialogando con la politica, la società civile e tutte le imprese che vorranno conoscere una delle chiavi della transizione energetica.”
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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