ESTRA presenta l’Indagine “La povertà energetica e le misure per fronteggiarla”

- di: Redazione
 
Estra S.p.A. - tra gli operatori leader in Italia nel settore della distribuzione e vendita di gas naturale, attivo anche nella vendita di energia elettrica - presenta i risultati dell’Indagine “La povertà energetica e le misure per fronteggiarla”, focalizzata sul tema dei costi energetici in bolletta.

La ricerca, condotta dall’Istituto di ricerca Piepoli, è stata realizzata nell’autunno del 2021 attraverso interviste con metodologia CATI su un campione rappresentativo della totalità della popolazione italiana.

L’indagine ha analizzato le difficoltà economiche dei cittadini a coprire le spese energetiche, approfondendo molteplici temi: dal sentiment generale verso il Paese, all’impatto della bolletta energetica sul bilancio familiare, dagli atteggiamenti verso il pagamento della bolletta energetica, alle possibili misure di solidarietà.

Dall’indagine emerge un clima di negatività diffusa nella percezione dell’economia italiana con l’83% degli italiani che ritiene si sia verificato un peggioramento da inizio anno e un 31% che stima un aggravamento della propria situazione economica.

La difficoltà a sostenere le spese

In questo contesto, le bollette energetiche rappresentano la principale voce di spesa nel bilancio delle famiglie per più di 2 italiani su 3 (76%), seguita dalle spese alimentari (48%) e dei trasporti (18%). Le spese energetiche sono percepite come i costi più difficili da sostenere per 2 italiani su 10.

Il 21% degli italiani dichiara di fare fatica ad “arrivare a fine mese” e, in particolare, ben il 14% attribuisce questa difficoltà alle bollette energetiche. Questa condizione interessa ancor di più chi vive all’interno di nuclei familiari numerosi di almeno quattro persone (nel 21% dei casi in difficoltà a sostenere le spese energetiche), ma anche coloro che vivono in abitazioni vecchie (19%) e con un contratto di affitto (21%).

I comportamenti di consumo energetico

L’indagine ha preso in esame i comportamenti di consumo messi in atto per risparmiare energia: il 93% degli intervistati dichiara di spegnere sempre o spesso le luci quando è presente luce naturale, mentre l’85% fa lo stesso con il pc e l’81% con gli apparecchi in stand-by. Il 76% programma sempre o spesso l’uso degli elettrodomestici nei giorni e nelle fasce orarie ottimali, mentre soltanto il 60% riduce l’utilizzo dei sistemi di riscaldamento o raffreddamento.

Inoltre, il 69% degli italiani afferma che intende sostituire, o che già lo ha fatto, i vecchi dispositivi e impianti con dei nuovi più efficienti, laddove invece più ridotta è la propensione attuale e futura per l’installazione di impianti di autoproduzione fotovoltaici (43% della popolazione), per il miglioramento dell’isolamento dell’edificio (40%), per l’installazione di impianti di produzione di acqua calda sanitaria da fonte solare (37%) e per l’adozione di sistemi di monitoraggio dei consumi per poter agire sulla loro riduzione (34%).

Opinioni sulle misure di solidarietà

La povertà energetica rappresenta per gli italiani un tema cruciale, con l’88% dei connazionali che si dichiara favorevole all’adozione di misure di solidarietà energetica. Per la quasi totalità degli intervistati (93%) tali misure spettano alle istituzioni (Stato, Comuni, etc.) che dovrebbero sostenere le fasce più fragili della popolazione, seguite al secondo posto (16% degli italiani) dalle aziende energetiche.

Le azioni da porre in campo riguardano al primo posto la riduzione delle tasse sulle bollette energetiche per liberare risorse utili al pagamento delle bollette per le famiglie in difficoltà. L’adesione a questa proposta è plebiscitaria, pari al 93% degli italiani.

Una misura alternativa è rappresentata dall’attivazione di un’assicurazione di mutuo soccorso, che tuteli e sostenga le famiglie che non riescono a pagare le bollette, soluzione possibile per più di 1 italiano su 2 (63%). Ancora, il 59% degli italiani si è espresso in favore dell’istituzione di una quota di solidarietà in bolletta da destinare al pagamento delle bollette delle famiglie in difficoltà.

Una maggiore efficienza e autonomia nell’uso dell’energia, specie per chi vive in condominio, è invece la soluzione proposta, accolta dal 90% degli italiani nel campione di indagine.

In termini di conoscenza delle componenti della bolletta, però, soltanto il 27% della popolazione è in grado di indicare e quantificare correttamente l’incidenza delle tasse sul totale della spesa; ben il 42% degli italiani, invece, tende a sottostimare il peso della fiscalità, percependolo come inferiore rispetto alla realtà.

“I risultati dell’indagine testimoniano la centralità del tema dei costi dell’energia, anche alla luce dei recenti incrementi dei prezzi della materia prima. Estra vuole avere un ruolo attivo di sensibilizzazione, vicino a clienti e cittadini, che in qualità di multiutility energetica intende interpretare aprendo la strada a un dialogo strutturato con istituzioni e associazioni di categoria per avanzare, in ottica di collaborazione tra privato e pubblico, proposte innovative e concrete di sostegno a chi versa in condizioni di povertà energetica” - ha dichiarato Alessandro Piazzi, AD di Estra.

“Le utility – ha spiegato il direttore generale di Utilitalia, Giordano Colarullo – sono particolarmente sensibili al tema. Coniugare forme tradizionali di sostegno economico con modalità agevolate di accesso a nuovi strumenti tecnologici, costituirà la principale novità nel contrasto alla povertà energetica ma richiederà la dovuta attenzione per promuovere soluzioni regolatorie, tecniche ed operative facilmente applicabili da parte degli operatori”.

“Quella legata alla povertà energetica è forse la più dura tra le crisi “sommerse” che vivono le famiglie italiane. La bolletta dell’energia sembra essere la spesa che grava di più sul bilancio familiare, persino più di quelle alimentari. Il 14%, soprattutto famiglie numerose, fa fatica a pagare la bolletta e rinuncia, ad esempio, a proteggersi dal freddo riscaldando adeguatamente la casa. Tra gli italiani prevale l’idea per cui dovrebbero essere le autorità pubbliche a sostenere le famiglie in questa spesa, ma cresce anche l’idea dell’autotutela, di soluzioni solidali.”- ha dichiarato Livio Gigliuto, Vicepresidente Istituto Piepoli
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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