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Coldiretti: record di aumenti sui prezzi, +34% burro, +15% uova

- di: Barbara Bizzarri
 
Coldiretti: record di aumenti sui prezzi, +34% burro, +15% uova
Il caro energia si scarica a valanga sul carrello della spesa con rincari che vanno dal 34% per il burro al 15% per le uova: è quanto emerge dallo studio della Coldiretti che ha stilato la blacklist degli aumenti sullo scaffale sulla base delle rilevazioni Istat sull’inflazione ad agosto 2022, che con un valore del +8,4% ha raggiunto il record dal 1985 mentre i beni alimentari salgono addirittura del 10,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Il balzo dei prezzi, secondo una stima Coldiretti, costerà nel 2022 alle famiglie italiane 564 euro soltanto per la spesa alimentare, a causa dell’effetto dell’inflazione scatenata dalla guerra in Ucraina, che colpisce soprattutto le categorie più deboli che riservano una quota rilevante del proprio reddito all’alimentazione. Si rischia così di aggravare un trend che vede già oltre 2,6 milioni di persone costrette a chiedere aiuto per mangiare e che rappresentano – continua la Coldiretti – la punta dell’iceberg delle difficoltà in cui rischia di trovarsi un numero crescente di italiani. Tra i prodotti che fanno segnare il maggior aumento dei prezzi c’è la margarina con un +24%, seguita dalla farina (+23%), il riso (+22%) e la pasta (+22%). Ma l’inflazione non risparmia neppure il latte conservato (+19%) né il prodotto simbolo dell’estate che sta finendo come i gelati (+18%), che precedono la carne di pollo, aumentata del 16% e le uova (+15%).

Ma aumenti si registrano anche per le verdure fresche (+12%) e per la frutta (+8%) anche per effetto delle speculazioni che, denuncia la Coldiretti,sottopagano le produzioni agli agricoltori e fanno triplicare i prezzi dell’ortofrutta dai campi alla tavola. Il risultato è che gli italiani hanno tagliato gli acquisti di frutta e verdura, crollati nel 2022 dell’11% in quantità rispetto allo scorso anno, su valori minimi da inizio secolo, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Cso Italy/Gfk Italia dai quali emerge che il consumo di frutta delle famiglie nel primo semestre del 2022 si è attestato a 2,6 milioni di tonnellate in quantità. “Bisogna intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi immediati per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro - afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini - occorre lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni”.

Se i prezzi per le famiglie corrono, l’aumento dei costi colpisce duramente l’intera filiera agroalimentare a partire dalle campagne, dove più di una azienda agricola su dieci, pari al 13%, è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività e ben oltre 1/3 del totale nazionale si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dei rincari, secondo il Crea. In agricoltura si registrano inoltre aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio fino al +300% delle bollette per pompare l’acqua per l’irrigazione dei raccolti. Aumenti che riguardano l’intera filiera del cibo con costi indiretti che vanno dal vetro rincarato di oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, al tetrapack con un incremento del 15%, dal +35% delle etichette al +45% per il cartone, dal +60% costi per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al +70% per la plastica. Il balzo dei prezzi secondo una stima Coldiretti, costerà nel 2022 alle famiglie italiane 564 euro soltanto per la spesa alimentare, a causa dell’effetto dell’inflazione scatenata dalla guerra in Ucraina, che colpisce soprattutto le categorie più deboli che riservano una quota rilevante del proprio reddito all’alimentazione. Si rischia così di aggravare un trend che vede già oltre 2,6 milioni di persone costrette a chiedere aiuto per mangiare e che rappresentano, continua la Coldiretti, la punta dell’iceberg delle difficoltà in cui rischia di trovarsi un numero crescente di italiani.
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