Codici: l’arresto del Ceo di Telegram calpesta diritti fondamentali e alimenta i venti di guerra

 
Un grave e pericoloso passo indietro sul fronte dei diritti. Questo il giudizio dell’associazione Codici in merito all’arresto di Pavel Durov, fondatore e Ceo di Telegram. Un caso internazionale dalle ripercussioni allarmanti, anche per quanto riguarda la già delicata situazione geopolitica.

“L’Europa sta calpestando i valori democratici che ci avevano reso diversi dagli altri Paesi – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –. L’arresto del Ceo di Telegram è un attacco alla libertà di parola, tra l’altro avvenuto in uno Stato come la Francia che ha la libertà nel suo celebre motto. Quanto sta accadendo è preoccupante. Le conseguenze di questa vicenda sul piano geopolitico sono evidenti, il tutto considerando un quadro generale delicato. L’arresto di Durov ha innescato una reazione a catena che non fa altro che alimentare i venti di guerra. Il caso Telegram è benzina sul fuoco di un conflitto che rischia di diventare sempre più drammatico. Lo ripetiamo, la strada da seguire è un’altra ed è quella che passa dalla diplomazia per il raggiungimento della pace”.
Notizie dello stesso argomento
Trovati 38 record
Pagina
2
09/01/2025
Matteo Gigante, chi è il tennista azzurro per la prima volta qualificato in uno Slam
09/01/2025
Istat, nel 2023 rallenta la crescita economica e diminuisce la produttività
09/01/2025
Report Enpaia-Censis, 70% italiani favorevole a lavorare oltre età pensionamento
09/01/2025
Meloni, stima e rispetto per Belloni,suo percorso non finirà qui
09/01/2025
Sciopero nei trasporti, domani primo venerdì nero dell'anno
09/01/2025
Servizi segreti, Vittorio Rizzi a capo del Dis dopo l'addio di Belloni
Trovati 38 record
Pagina
2
Il Magazine
Italia Informa n°6 - Novembre/Dicembre 2024
Newsletter
 
Iscriviti alla nostra Newsletter
Rimani aggiornato su novità
eventi e notizie dal mondo
 
Tutti gli Articoli
Cerca gli articoli nel sito:
 
 
Vedi tutti gli articoli