Cdm, approvato il “Decreto Coesione”: indennità 100 euro per lavoratori con reddito fino a 28.000 euro

- di: Barbara Bizzarri
 
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge che riforma le Politiche di coesione e il decreto legislativo per la Revisione del regime Irpef e Ires: la premier Giorgia Meloni ha preannunciato in quest'ultimo provvedimento una misura per erogare "a gennaio 2025 un'indennità di 100 euro a favore dei lavoratori dipendenti, con reddito complessivo non superiore a 28.000 euro con coniuge e almeno un figlio a carico, oppure per le famiglie monogenitoriali con un unico figlio a carico".

 La presidente del Consiglio, insieme a metà Governo, il 29 aprile ha presentato ai sindacati le novità in arrivo sul lavoro e sul fisco in vista della festa dei lavoratori. Mettendo sul tavolo un nuovo decreto Primo maggio, come già rinominato, dopo che l’anno scorso in quella data furono approvate le norme sull’inclusione, con l’addio al Reddito di cittadinanza, sulle causali per i contratti a termine e sul taglio del cuneo fiscale fino a 7 punti. Le nuove misure sono contenute nel decreto Coesione, che riforma le relative politiche in materia, e in un decreto legislativo, nell’ambito dell’attuazione della delega fiscale. L’obiettivo, sottolineato da Meloni al tavolo con i sindacati, è continuare a sostenere la crescita dell’occupazione, la riduzione della disoccupazione e degli inattivi, ovvero di coloro che non hanno un lavoro e neppure lo cercano, per farli rientrare nel mercato e, soprattutto, difendere il potere d’acquisto delle famiglie e dei lavoratori, “segnatamente quelli più esposti”. 

Più specificatamente, per il lavoro sono in arrivo misure per sostenere l’occupazione dei giovani, delle donne e di alcune categorie di lavoratori svantaggiati: con la riduzione degli oneri contributivi per i nuovi assunti per due anni. Accanto a queste sono previste disposizioni ad hoc per favorire l’avvio di nuove attività distinte per il Centro-Nord e il Mezzogiorno. E inoltre si fanno spazio azioni per ‘riqualificare’ i lavoratori di grandi imprese in crisi per favorire l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro. 

Nell’ambito del Dl Coesione, è stata approvata anche la misura che rinnova fino al 15 giugno gli incarichi dei 6.147 collaboratori scolastici assunti a tempo determinato a supporto dei progetti del Pnrr e di Agenda Sud, attraverso uno stanziamento aggiuntivo di 18,5 milioni di euro. Con lo stesso provvedimento si accelera altresì l’impiego delle risorse, pari a circa 450 milioni di euro, del programma nazionale “Scuola e competenze” 2021-2027: “Con le norme approvate oggi dal governo - dichiara il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara - manteniamo fede a un preciso impegno verso i lavoratori assunti per i servizi a supporto delle scuole per i progetti del Pnrr e di Agenda Sud, questo grazie a uno sforzo finanziario dello stesso ministero”.

Inoltre, con il decreto Coesione il governo punta ad accelerare l’attuazione delle politiche di coesione che prevedono per l’Italia 75 miliardi di euro, di cui 43 miliardi di risorse europee. Fondi europei che vengono assegnati al Paese ogni sette anni. E che vanno spesi, destinandoli a politiche del lavoro, sociali e di sostegno alle imprese.
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