Appalti. Cgil, Cisl, Uil incontrano il ministro Giovannini sulla legge delega

 
Nella mattinata di ieri, presso la sede del Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili, si è svolto un incontro tra Cgil, Cisl, Uil e il Ministro Giovannini inerente la legge delega sugli appalti. I segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil Giuseppe Massafra, Andrea Cuccello e Tiziana Bocchi, hanno esternato al Ministro “perplessità rispetto alle continue modifiche apportate dal 2016 in poi al Codice degli appalti e su come questi reiterati cambi di direzione abbiano generato incertezza alle stazioni appaltanti, provocando un cortocircuito per le pubblicazioni dei bandi di gara”. A proposito delle stazioni appaltanti, hanno sottolineato “la necessità di ridurne il numero, qualificandone l’azione a partire dalla costruzione delle competenze necessarie”.

Per Cgil, Cisl, Uil “è positiva la disponibilità del Ministro a dare continuità al confronto avviato”. “Ci impegniamo – dichiarano Massafra, Cuccello e Bocchi – a presentare un documento di commento alla legge delega e il nostro contributo alla definizione dei decreti attuativi, che dovranno rendere incisive e chiare le regole negli appalti relative a lavori, servizi e forniture. Al centro di questo processo – proseguono – dovranno esserci le lavoratrici ed i lavoratori, a cui occorre garantire un’altissima qualità del lavoro, basata sulle competenze professionali e trasversali”. 

“È positivo – ribadiscono i segretari confederali – aver condiviso con il Ministro un percorso teso alla valorizzazione della tutela lavorativa e della stabilità occupazionale, della contrattazione nazionale e territoriale sottoscritta dalle Organizzazioni comparativamente più rappresentative, della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, della trasparenza e della legalità, dell’attuazione delle pari opportunità. Tutto questo senza sottovalutare i temi degli affidamenti sotto soglia, del criterio del massimo ribasso e del subappalto”.

Per Massafra, Cuccello e Bocchi, infine, “non bisogna ripetere l’errore commesso all’indomani dell’approvazione del Codice degli appalti. Occorre realizzare la cabina di regia con la presenza di Cgil, Cisl, Uil, che permetterebbe di intervenire in caso di difficoltà derivanti da eventuali ostacoli normativi”.
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