Von der Leyen: "L'Europa è pronta a uscire da questa incertezza"

- di: Redazione
 
L'Europa è pronta a cambiare e a voltare pagina. È questo il messaggio lanciato dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in quello che è stato il suo primo discorso sullo stato dell'Unione dall'Eurocamera di Bruxelles.

La politica tedesca è inevitabilmente partita dalle enormi difficoltà che il Vecchio Continente sta affrontando per contrastare la pandemia di Coronavirus, che da febbraio sta mettendo in ginocchio tutti quanti i paesi dell'Unione.

"I cittadini europei vogliono uscire dal mondo del Covid-19" - ha detto la presidente della Commissione europea - "Superare questa fragilità e questa incertezza: sono pronti per cambiare e andare avanti, allontanandoci dalla fragilità e andando verso una nuova vitalità. Le difficoltà dovute alla pandemia non sono ancora state superate e per farlo sarà necessario costruire una vera e propria unione della sanità. A questo riguardo organizzeremo insieme alla presidenza italiana del G20 e il presidente del consiglio Giuseppe Conte un vertice globale sulla sanità in Italia, per mandare il segnale che l'Europa esiste per proteggere i suoi cittadini".

Nel discorso Von der Leyen ha toccato anche l'argomento del lavoro, che avrà bisogno di profonde riforme per ripartire dopo lo shock sanitario: "Tutti quanti i paesi nell'Unione dovranno avere i salari minimi, è una misura che funziona ed è arrivato il momento che il lavoro ripaghi: per troppi non è così e il dumping dei salari distrugge la dignità stessa del lavoro oltre a penalizzare gli imprenditori e distorcere la concorrenza sul mercato interno. Questa situazione deve finire, la commissione proporrà una normativa per sostenere tutti gli stati membri istituendo un quadro comune sui salari minimi che devono essere alla portata di tutti tramite contrattazioni collettive".

Il ultimo la presidente ha parlato del programma Next Generetion Eu che comprende il Recovery Fund: "Il compito del Green Deal è molto più che un taglio di emissioni ma riguarda la creazione di un mondo migliore, dobbiamo cambiare il modo con cui trattiamo la natura e per questo il 37% sarà speso negli obiettivi green. Il 20% invece sarà destinat al digitale perché non c'è momento migliore per investire sul miglioramento tecnologico in Europa creando anche un cloud dell'Union per la conservazione dei dati. Il tutto accompagnando lo sviluppo delle reti 5G e 6G per creare una sorta di identità digitale europea".
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