Venezia, più di 30 startup da tutto il mondo per un futuro sostenibile

- di: Barbara Bizzarri
 

Sono 34 le start up italiane e internazionali selezionate su 6.746 candidature per il terzo programma di co-innovation lanciato da VeniSIA - Venice Sustainability Innovation Accelerator, l’ecosistema di innovazione sostenibile di Università Ca’ Foscari.

Venezia, più di 30 startup da tutto il mondo per un futuro sostenibile

Si sono presentate alle aziende partner nel corso dell’evento Innovation Camp che si è tenuto il 14 e 15 novembre al Campus Economico San Giobbe dell’Università Ca’ Foscari e provengono da 12 Paesi: Stati Uniti, Singapore, Israele, Regno Unito, Italia, Spagna, Belgio, Germania, Paesi Bassi, Norvegia, Finlandia, Svezia. Nei prossimi mesi, i team delle start up selezionate potranno trasferirsi a Venezia, alimentando la comunità di residenti per fare della città stessa un acceleratore: non ospiti ma “innovatori residenti”, che lavoreranno insieme ai partner di VeniSIA sull’accelerazione di idee e soluzioni. Saranno agevolati nelle spese di vitto e alloggio e coinvolti in progetti pilota e attività di community building; e per le sole start up finaliste, scelte a inizio del 2024, è previsto un premio di 20mila euro: «Dopo le quasi 4mila candidature raccolte nel 2022 si conferma anche quest’anno il successo di un progetto capace di attrarre un numero sempre più alto di startup da tutto il mondo - commenta il professor Carlo Bagnoli, direttore scientifico di VeniSIA (nella foto) -. Le idee e le soluzioni proposte sono di alto livello tecnologico e capaci, grazie al coinvolgimento delle imprese partner, di sviluppare tutto il loro potenziale di mercato. Venezia diventa il polo attrattivo italiano per le startup nazionali e internazionali sul tema della sostenibilità, facendo leva sulla città come piattaforma per risolvere i problemi posti dal Climate Change».

Urgenti e attuali le macrosfide su cui le start up erano chiamate a misurarsi quest’anno: sustainable mobility, environment protection, agritech, renewable energy, sustainable fashion, circular economy, smart cities, greener industry. Tra le start up selezionate c’è l’israeliana ITC, che ha creato un software che utilizza la computer vision e gli algoritmi di apprendimento automatico per prevedere i modelli di traffico e prevenire gli ingorghi prima che si verifichino. La start up tedesca Voodin Blades costruisce pale in legno per turbine eoliche, 100% biodegradabili, che immagazzinano CO2, sono resistenti come le pale attualmente in uso e sono realizzate senza costosi stampi. ASIMOB (Spagna) sviluppa l’Ispettore Stradale Autonomo, sia per l’ambiente extraurbano che urbano, che consente il monitoraggio automatico degli asset delle infrastrutture (segnaletica stradale, segnaletica orizzontale, pavimentazione, barriere di sicurezza). La canadese reRubber ha iniziato come riciclatore di pneumatici, riciclando ogni parte dei vecchi pneumatici: gomma, acciaio e fibra. Ora sviluppa attivamente nuove tecnologie per riciclare la gomma in briciole in nuovi prodotti di valore e qualità più elevati. L’obiettivo della norvegese Asistobe è consentire alle città di piccole e medie dimensioni, senza la forza finanziaria per investire nella scienza dei dati, di accedere a una piattaforma con algoritmi di AI avanzati, consentendo loro di prendere decisioni basate sui dati. Invisible Company (Hong Kong) offre imballaggi e soluzioni ecologici a marchi e produttori per sostituire gli imballaggi in plastica necessari ma distruttivi: INVISIBLEBAG è completamente solubile, compostabile, biodegradabile in discarica. Infine, la tecnologia della start up americana Carbon Limit permette al calcestruzzo di attrarre, catturare e immagazzinare l’inquinamento da CO2 direttamente dall’aria in modo permanente.

VeniSIA, oltre a portare innovazione ambientale e sociale e vantaggi economici, contribuisce ad attrarre una nuova generazione di residenti, smart-worker e studenti, che partecipino al programma di accelerazione e vivano a Venezia nel lungo termine, trasformandoli da turisti temporanei a futuristi permanenti. Collabora con Eni, attraverso Joule la sua scuola per l’impresa, Enel, Cisco, Mundys, Snam, Siemens, Aquafil e OVS, insieme a De’ Longhi Group come partner tecnico.

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