Un monito di rara durezza, quello lanciato da Sergio Mattarella contro Elon Musk. Parole decise, che pesano come un macigno e rompono il consueto riserbo del Presidente della Repubblica, solitamente attento a usare toni misurati. Stavolta, però, la misura è colma. Di fronte alle dichiarazioni invasive e imprudenti del magnate americano – ora ufficialmente parte del nuovo governo statunitense – il Capo dello Stato ha ritenuto necessario intervenire con fermezza per riaffermare la sovranità italiana. “La nostra è una grande democrazia che sa badare a se stessa, nel rispetto della Costituzione”, ha dichiarato Mattarella, lanciando un avvertimento chiaro a Musk: non si tollerano ingerenze esterne da parte di chi, oltreoceano, pretende di entrare nelle nostre questioni interne senza alcuna competenza.
L’unico ad avere il coraggio di rispondere a Musk è Mattarella: "L'Italia sa badare a sé stessa"
Le parole di Mattarella sono taglienti e inequivocabili: “Chiunque, particolarmente se in procinto di assumere un importante ruolo di governo in un Paese amico e alleato, deve rispettare la nostra sovranità”. E Musk, che di statura istituzionale ne ha ben poca, farebbe meglio a tenerne conto. È una replica forte, che riecheggia le parole pronunciate nel 2022 contro la ministra francese Laurence Boone, che aveva annunciato una “vigilanza” di Parigi “sul rispetto dei valori e delle regole dello Stato di diritto in Italia”.
Questa volta, però, lo scenario è più grave, perché il “bersaglio” del nostro Capo dello Stato è uno degli uomini più ricchi e potenti del mondo. Che, però, a quanto ci risulta, non è un diplomatico, non è uno statista e non conosce nemmeno lontanamente le dinamiche della politica italiana. E però non si è fatto scrupoli a intromettersi, senza alcuna sensibilità istituzionale.
Sullo sfondo del messaggio del Presidente Mattarella, il silenzio assordante del nostro governo, a cominciare dalla premier Meloni, solitamente pronta a difendere l’Italia a spada tratta, resta curiosamente in silenzio. Una scelta quantomeno insolita, che lascia la scena completamente libera a Mattarella, unico baluardo dell’orgoglio e della dignità italiani.
Un vuoto, quello del governo italiano, che rischia di compromettere l’immagine del Paese a livello internazionale. Perché il Governo sembra non comprendere la gravità delle parole di Musk: un’intrusione senza precedenti nelle questioni interne di uno Stato sovrano, un attacco alla Costituzione e all’indipendenza della magistratura. Un silenzio che rimbomba, e che non è solo una questione politica. Ha anche un peso economico. Le dichiarazioni di Musk, lasciate senza replica, mettono infatti in discussione la stabilità delle nostre istituzioni, gettando ombre sulla fiducia internazionale nell’Italia.
In questo silenzio istituzionale, Mattarella emerge come l’unica voce capace di prendere una posizione chiara e risoluta. Con una competenza giuridica e una preparazione istituzionale ineguagliabili, il Presidente si dimostra ancora una volta un garante della sovranità italiana, colmando il vuoto cosmico lasciato da un governo che appare sempre più forte con i deboli e debole con i forti.
Mattarella, con poche parole, ristabilisce i confini tra chi vuole rispettare l’Italia e chi, invece, pretende di interferire. Un messaggio destinato a durare. Perché le sue parole risuonano come una lezione di diplomazia, rispetto e difesa di quella sovranità tanto cara agli esponenti del nostro governo. Ecco così che il Capo dello Stato si conferma, per l’ennesima volta, l’unico vero custode della Costituzione e dell’autonomia nazionale. Un esempio di fermezza in un contesto in cui anche i difensori più accesi della Patria sembrano essersi eclissati.