Donne Coldiretti, premiate le idee che uniscono tradizione e innovazione

- di: Barbara Bizzarri
 

La seconda edizione del Premio “Amiche della terra, storie di donne che nutrono il mondo”, presentato a Roma a Palazzo Rospigliosi dalle Donne Coldiretti alla presenza del ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone, di Francesco Lollobrigida, ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e, attraverso un video messaggio, del ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, ha visto trionfare le storie più eterogenee, dallo yoga tra i campi di lavanda all’agri gelateria che rivitalizza un piccolo borgo, passando dalla lana trasformata in abito alla fattoria sociale che accoglie lavoratori stranieri fino ad arrivare all’eco-rotaia in vigna, ma tutte accomunate da una visione che unisce in modo vincente innovazione e tradizione, con un forte impegno per la tutela dell’ambiente.

Donne Coldiretti, premiate le idee che uniscono tradizione e innovazione

“L’agricoltura oggi rappresenta non solo una fondamentale risorsa economica, ma anche un patrimonio culturale e sociale dell’Italia – sottolinea Ettore Prandini, presidente Coldiretti – In questo contesto, le donne stanno emergendo come protagoniste, portando innovazione, sostenibilità e passione in ogni campo. Il profilo delle imprenditrici agricole oggi è molto alto ben il 25% di loro ha una laurea e il 50% associa all’attività primaria (semplice coltivazione) tante altre attività come agriturismo, agriasili, fattorie didattiche, agri cosmesi e una particolare attenzione al sociale. È una realtà in continua crescita”.

Le donne contadine costituiscono una comunità straordinaria, con oltre 200mila imprese “rosa” pari al 30% delle aziende agricole italiane. Coldiretti sottolinea che le imprenditrici agricole italiane mostrano una notevole capacità di coniugare rispetto per l’ambiente, impegno sociale, qualità della vita, valorizzazione dei prodotti tipici e biodiversità, affrontando con coraggio le sfide di un mercato in continua evoluzione. Il premio rappresenta una grande vetrina per le Donne Coldiretti, celebrando l’impegno, la passione e la dedizione delle imprenditrici green. L’obiettivo è promuovere l’agricoltura al femminile, valorizzare il lavoro dei campi e far conoscere un mondo in cui le donne sono sempre più centrali, rinnovando il settore agroalimentare con creatività e spirito innovativo.

 “In un settore spesso considerato prerogativa maschile – afferma Mariafrancesca Serra, responsabile Donne Coldiretti – è fondamentale sottolineare come le imprese agricole a conduzione femminile siano le più resilienti, capaci di scommettere e vincere difficili sfide imprenditoriali dimostrando di possedere grandi capacità gestionali”.

In Italia, quasi 200mila donne hanno scelto di investire in agricoltura, rivoluzionando il settore e sfidando pregiudizi. Donne Coldiretti, su dati del Registro delle Imprese, rileva che oltre un’azienda agricola su quattro (28%) è oggi guidata da donne, che operano in ambiti diversificati come l’allevamento, la coltivazione, il florovivaismo e l’agriturismo. Inoltre, sono attive in iniziative sociali, come le fattorie didattiche e l’inserimento lavorativo di donne in difficoltà. Tra queste imprenditrici spicca la quota giovane: circa 13mila aziende sono infatti guidate da donne under 35, che puntano su innovazione e tecnologia. Questo rinnovato interesse femminile per la campagna riflette la crescente attrattiva dell’agricoltura come settore di opportunità professionali.

Le nuove contadine sono presenti in tutta Italia, con Sicilia, Puglia e Campania ai primi posti per numero di aziende agricole femminili. Quasi una su quattro ha una laurea, spesso in settori non legati all’agricoltura, e ben il 50% associa all’attività primaria, ovvero la semplice coltivazione, tante altre attività come agriturismo, agriasili, fattorie didattiche, agricosmesi ed una particolare attenzione al sociale, con l’inserimento in azienda di persone con vissuti difficili e donne vittime di violenza. Più del 60% adotta pratiche sostenibili, come il biologico, promuovendo la tutela della biodiversità e il benessere animale. Tra le storie premiate spiccano iniziative capaci di reinventare il settore agricolo con idee originali e di impatto, a cominciare dalla Ecorotaia in vigna: Sara Manganone della Val D’Aosta ha riattivato un antico vigneto familiare, installando un’eco-rotaia per facilitare la coltivazione in aree impervie, esempio di innovazione green premiata nella categoria “Donne e futuro”; poi la Serra zen per il benessere e la rinascita: Dopo una crisi lavorativa, Doris Begnozzi ha trasformato la sua passione per le piante in un’azienda agricola con un approccio “zen” che combina inclusività e sostenibilità, guadagnandosi il premio “Cambio vita”; Agricoltura sociale contro il caporalato: Stefania Mazzotta, imprenditrice calabrese, si dedica all’inclusione dei migranti, con un progetto di agricoltura sociale che combatte il caporalato e promuove il lavoro dignitoso, per il quale ha ricevuto il premio “Donne per il sociale”; Internazionalizzazione della vigna pugliese: Teresa Diomede porta l’uva pugliese nel mondo, promuovendo l’eccellenza del made in Italy con una visione imprenditoriale che valorizza tradizione e innovazione, motivo del premio “Donne e made in Italy nel mondo”; Educazione sostenibile: In Umbria, Flavia Sbrolli educa i più piccoli alla sostenibilità con percorsi sensoriali alla scoperta delle erbe tintorie, per formare i consumatori consapevoli del futuro, guadagnandosi il premio “Educazione alla Campagna Amica”; Moda sostenibile con lana d’alpaca: Gloria Merli, premiata nella categoria “Creatività”, trasforma la lana d’alpaca in abiti artigianali, dimostrando come la moda possa nascere dalla sostenibilità; Yoga tra la lavanda: Valentina Galesso in Veneto ha creato un’esperienza di benessere nella sua tenuta, dove offre sessioni di yoga tra i campi di lavanda, premio “Agriwellness” e, infine, Agri-gelateria e rivitalizzazione del borgo: In Toscana, Barbara Conti ha inaugurato un’agri-gelateria a km 0 che ha contribuito a rivitalizzare un piccolo borgo rurale, attirando visitatori e contrastando lo spopolamento, un’iniziativa che le è valsa il premio “Agricoltura eroica”.

Un settore con prospettive di crescita al femminile

Le aziende agricole guidate da donne mostrano come l’agricoltura possa essere un volano di sviluppo, anche sociale. Coldiretti rileva che molte di queste imprenditrici sono giovani e laureate e puntano su metodi sostenibili, come il biologico, per tutelare la biodiversità e migliorare il benessere animale. Tra le nuove generazioni di agricoltrici, 13mila aziende sono condotte da donne under 35, che coniugano il lavoro nei campi con nuove opportunità imprenditoriali. L’evento di Coldiretti celebra l’eccellenza femminile, offrendo alle imprenditrici un’importante vetrina per mostrare il contributo delle donne nella trasformazione e valorizzazione del comparto agricolo italiano, sempre più orientato verso un futuro sostenibile e innovativo.

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