Un territorio trainante del Paese. Stiamo parlando del Veneto, che nel 2023 ha prodotto una crescita interna dell’1% in termini di PIL, leggermente superiore all’incremento nazionale del +0,9%, attestandosi come terza regione in Italia per produzione di ricchezza (9,3% del PIL nazionale). Dati evidenziati dal Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, che nel presentare oggi il 21° Rapporto Statistico “Il Veneto si racconta, il Veneto si confronta”, ovvero lo strumento fondamentale per delineare le strategie future della regione, ha offerto un un quadro complessivo del potenziale economico regionale.
Veneto, presentato il Rapporto Statistico 2024. Zaia: “Numeri importanti"
“A fronte dei dati registrati lo scorso anno - ha sottolineato Zaia - nel 2024 il dato raggiunto dal settore industriale rimarrà stabile (+0,1%), le costruzioni vedranno una contrazione, anche per l’effetto statistico rispetto alla bolla degli anni precedenti (-1,4%), e il comparto dei servizi vedrà un aumento del +1,5%. I consumi delle famiglie e gli investimenti fissi lordi rimarranno pressoché stabili, con variazioni del +0,3% per entrambe le voci. L’inflazione su base annua ha mostrato un segno di rallentamento, con un tasso di inflazione complessivo del 5,5%, collocandosi nel 2023 al di sotto del dato nazionale. Gli 82miliardi di euro realizzati nell’interscambio commerciale confermano il Veneto nel podio dell’export, dopo Lombardia ed Emilia-Romagna. I mercati europei sono quelli che registrano margini di crescita più elevati e rappresentano oltre il 71% del fatturato estero complessivo delle imprese regionali. Anche il comparto del turismo, dopo un 2023 da record, ci consegna un primo quadrimestre positivo, con un aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente sia degli arrivi (2,8%), sia delle presenze (1,9%), con gli spagnoli e gli americani che, messi a confronto con il primo quadrimestre degli anni passati, battono ogni record storico. L’anno che ci siamo lasciati alle spalle offre buone indicazioni anche nel mercato del lavoro: disoccupati e inattivi diminuiscono in modo significativo, così come il tasso di occupazione sale a quasi il 76% e a breve raggiungerà il target europeo fissato al 78% per il 2030”.
Il documento è stato presentato oggi a Venezia, nell’Aula Magna Silvio Trentin di Palazzo Ca’ Dolfin, dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, dall’Assessore al Bilancio e alla Programmazione della Regione del Veneto, Francesco Calzavara, assieme al Segretario Generale della Programmazione della Regione, al Direttore della Direzione Sistema dei controlli e SISTAR, e con la partecipazione di esperti e di imprenditori. Nel corso della mattinata sono intervenuti Vanni Mengotto, Responsabile Divisione ricerca economica territoriale della Banca d’Italia sede di Venezia; Elisa Barbieri, Docente di Economia applicata dell’Università Ca’ Foscari di Venezia; Pio Parma, Esperto di The European House – Ambrosetti; Gernot Blümel, Managing director del CompuGroup Medical SE & Co. KGaA (Progetto “Mare”); Fausta Ongaro, Docente di Statistica Sociale dell’Università degli Studi di Padova; Claudia Scarzanella, imprenditrice Traiber SAS di Belluno e presidente di Confartigianato Imprese Belluno.
“Il Rapporto Statistico è il risultato della costante attività di analisi che la struttura di statistica della Regione svolge su espresso incarico della Giunta, fornendo ogni anno all’Amministrazione pubblica, al mondo dell’imprenditoria, agli studiosi, alla società civile e a tutti coloro che intendono acquisire in chiave scientifica una visione oggettiva delle dinamiche che animano il Veneto, un fondamentale strumento di studio, aggiornamento e orientamento sulla base dei fattori che maggiormente contribuiscono allo sviluppo della comunità e del sistema produttivo locale – ha commentato Calzavara -. Oggi abbiamo raccontato il potenziale economico della nostra regione, con la convinzione che identificandolo e condividendolo si possano riconoscere le opportunità di miglioramento e orientare le strategie imprenditoriali e degli stakeholders per massimizzare il rendimento delle risorse. I dati e le analisi contenuti in questo studio contribuiscono, infatti, a fornire un’immagine accessibile, obiettiva ed esaustiva sul Veneto: un territorio che genera ricchezza, che è in continua espansione e riesce a garantire buone condizioni lavorative per coloro che decidono di sviluppare il proprio percorso di carriera. I nostri giovani laureati sono una risorsa straordinaria e le nostre aziende devono tornare ad essere attraenti, richiamando i cervelli in fuga all’estero”.
La ventunesima edizione del Rapporto, oltre all’analisi dei dati congiunturali, offre un focus straordinario, incentrato sulle potenzialità economiche e sociali del Veneto. “Il potenziale economico veneto, ossia la sua capacità di generare ricchezza e prosperità, dipende da una serie di elementi, che solo in parte sono materiali: accanto all’uso efficiente delle risorse già in essere e alla massimizzazione dei rendimenti, si possono citare le competenze e la professionalità degli individui, la capacità di innovazione e di adattamento alle mutevoli condizioni di mercato, la presenza di infrastrutture fisiche o intangibili, ma anche l’offerta turistica e culturale e la morfologia del territorio, la stabilità politica – ha proseguito l’Assessore -. Ecco perché il Rapporto si conferma, quindi, un ausilio tecnico e al contempo divulgativo per la comprensione del presente e la costruzione del futuro, a beneficio di coloro che sono chiamati a immaginare e interpretare la realtà in evoluzione”.
Proprio per la sua utilità ai fini di governo, il volume è dotato di una serie di QR code che collegano i capitoli del Rapporto ai documenti relativi alla programmazione regionale.