Usa, Ue e Paesi Arabi chiedono un cessate il fuoco, Israele prepara una operazione in Libano
- di: Redazione
Con una iniziativa diplomatica congiunta, Stati Uniti, Unione Europea e diversi Paesi, compresi quelli arabi, hanno chiesto "un cessate il fuoco immediato di ventuno giorni al confine tra Libano e Israele per dare maggiore diplomazia ed evitare ulteriori escalation da entrambe le parti".
''È tempo di raggiungere un accordo sul confine israelo-libanese che garantisca la sicurezza e permetta ai civili di tornare alle loro case'', si legge nel testo.
Usa, Ue e Paesi Arabi chiedono un cessate il fuoco, Israele prepara una operazione in Libano
"Gli scontri a fuoco che hanno avuto luogo dal 7 ottobre, e soprattutto nelle ultime due settimane, minacciano di allargare il conflitto e di danneggiare i civili", aggiunge la dichiarazione approvata da Stati Uniti, Australia, Canada, Unione Europea, Francia , Germania, Italia, Giappone, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e Qatar.
"Chiediamo un ampio sostegno e un sostegno immediato da parte dei governi israeliano e libanese", conclude la dichiarazione.
L'iniziativa diplomatica arriva mentre Israele sembra intensificare i preparativi per una azione militare che porti i suoi soldati in territorio libanese, verso il quale, da qualche giorno, è in corso un violentissimo attacco aereo mirato a distruggere le postazioni missilistiche di Haezbollah, molte delle quali, secondo l'IFD, nascoste in abitazioni civili.
''In Libano si sta scatenando l’inferno'' ha avvertito, da parte sua, il segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, durante questa riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza.
''Dobbiamo essere tutti allarmati per l’escalation, il Libano è sull’orlo del baratro'', ha insistito, ribadendo che “il mondo non può lasciare che il Libano diventi un’altra Gaza”.
Ieri, secondo il ministero libanese della Sanità, gli attacchi israeliani in Libano hanno ucciso 72 persone.
Per il ministero, gli "attacchi aerei israeliani" hanno causato la morte di 38 persone nel sud del Libano, 12 nella pianura della Bekaa e 22 in tre città a nord e sud di Beirut, mentre quasi 400 persone sono rimaste ferite.