Usa: rallentano i prezzi, ma la Fed potrebbe decidere altri aumenti dei tassi

- di: Redazione
 
Il moderato aumento dei prezzi negli Stati Uniti nel mese di ottobre potrebbe essere il segnale che le pressioni inflazionistiche che hanno attanagliato la nazione potrebbero attenuarsi con il rallentamento dell'economia. L'inflazione al consumo - secondo i dati ufficiali del Governo - ha raggiunto il 7,7% a ottobre rispetto all'anno precedente e lo 0,4% da settembre, ha affermato giovedì il governo.

Usa, rallentano i prezzi con la Fed che prevede altri aumenti

L'aumento anno su anno, in calo dall'8,2% di settembre, è stato il più piccolo aumento da gennaio. Escludendo la volatilità dei prezzi alimentari ed energetici, l'inflazione “core” è aumentata del 6,3% negli ultimi 12 mesi e dello 0,3% da settembre. Comunque, i numeri sono inferiori rispetto a quanto gli economisti si aspettassero. Ad alleviare l'inflazione da settembre a ottobre sono stati i prezzi delle auto usate, che sono scesi per il quarto mese consecutivo. In calo anche i prezzi relativi all'abbigliamento e alle cure mediche.

L'aumento dei prezzi del cibo è rallentato. Al contrario, i prezzi dell'energia sono rimbalzati in ottobre dopo i cali di agosto e settembre. Questa situazione, però, secondo gli analisti, potrebbe non essere sufficiente per spingere la Federal Reserve a modificare la sua politica di aumento dei tassi di interesse per raffreddare l'economia e arginare l'inflazione. Comunque, pur non motivando una inversione di strategia, il rallentamento della dinamica dei prezzi potrebbe indurre la Fed a rallentare gli aumenti dei tassi. Ed è bastato questo per fare impennare i mercati statunitensi. Molti economisti temono che le manovre della banca centrale - che quest'anno ha aumentato per sei volte i tassi di interesse e che potrebbe deciderne un altro, a dicembre, di mezzo punto percentuale - possano innescare una recessione entro il prossimo anno.

Il mercato del lavoro della nazione rimane comunque resiliente. I datori di lavoro hanno aggiunto una media di 407.000 posti al mese e il tasso di disoccupazione è del 3,7%, vicino al minimo di mezzo secolo. Le opportunità di lavoro rimangono a livelli storicamente elevati. Ma i rialzi dei tassi della Fed hanno inflitto gravi danni al mercato immobiliare americano. Il tasso medio su un mutuo fisso a 30 anni è più che raddoppiato nell'ultimo anno e questa settimana ha superato il 7%. Di conseguenza, gli investimenti in alloggi sono crollati nel trimestre luglio-settembre, scendendo a un tasso annuo del 26%.
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