Intelligenza artificiale: Usa, scatta indagine federale su ChatGPT e tutela dei dati personali

- di: Redazione
 
La Federal Trade Commission degli Stati Uniti ha avviato un'indagine sul creatore di ChatGPT OpenAI, mirata a verificare se la società di intelligenza artificiale ha violato le leggi sulla protezione dei consumatori, per raccogliere dati pubblici e pubblicando informazioni false attraverso il suo chatbot.
L'agenzia federale (secondo quanto ha rivelato un articolo del Washington Post) ha reso noto di avere inviato a OpenAI una lettera di 20 pagine richiedendo informazioni dettagliate sulla sua tecnologia AI, prodotti, clienti, garanzie sulla privacy e disposizioni sulla sicurezza dei dati.

Intelligenza artificiale: Usa, scatta indagine federale su ChatGPT e tutela dei dati personali

Il documento della FTC, pubblicato dal quotidiano, ha reso noto a OpenAI che l'agenzia stava indagando sulla circostanza che la società si fosse "impegnata in pratiche sleali o ingannevoli sulla privacy o sulla sicurezza dei dati" o in attività che danneggino i consumatori.

Il fondatore di OpenAI Sam Altman ha twittato delusione per il fatto che l'indagine sia stata divulgata in una "fuga di notizie", osservando che la mossa "non aiuterebbe a creare fiducia", ma ha aggiunto che la società lavorerà con la FTC.
"È molto importante per noi che la nostra tecnologia sia sicura e pro-consumatore, e siamo fiduciosi di seguire la legge", ha scritto Altman. "Proteggiamo la privacy degli utenti e progettiamo i nostri sistemi per conoscere il mondo, non i privati".

Altman è emerso come una sorta di ambasciatore globale dell'IA dopo la sua testimonianza davanti al Congresso a maggio e un successivo tour delle capitali europee in cui le autorità di regolamentazione stavano apportando gli ultimi ritocchi a un nuovo quadro normativo sull'IA.
La notizia dell'indagine OpenAI della FTC è emersa poche ore dopo una vivace udienza del Comitato giudiziario della Camera, in cui la presidente dell'agenza federale, Lina Khan, ha affrontato i parlamentari repubblicani che le hanno contestato una eccessiva aggressività nel perseguire società tecnologiche per presunti illeciti. Tra i casi sollevati dai repubblicani, la contestata eccessiva attenzione riservata a Twitter dopo la sua acquisizione da parte di Elon Musk. Khan ha respinto le accuse, sostenendo che è necessaria una maggiore regolamentazione poiché le aziende sono cresciute e che il conglomerato tecnologico potrebbe danneggiare l'economia e i consumatori.
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