Usa: il debito pubblica sfonda il tetto dei 34 mila miliardi di dollari

- di: Redazione
 
Il debito nazionale lordo degli Stati Uniti ha toccato la soglia record di 34 mila miliardi di dollari. A certificarlo è stato il rapporto con i quale il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha registrato le finanze del Paese, che sono diventate un ulteriore fonte di scontro politico al Congresso. I parlamentari repubblicani, lo scorso giugno, avevano faticosamente raggiunto un accordo con l'Amministrazione, cge durerà fino a gennaio del 2025, per aumentare temporaneamente il limite del debito nazionale, scongiurando il rischio di quello che sarebbe un default storico.

Usa: il debito pubblica sfonda il tetto dei 34 mila miliardi di dollari

Con il nuovo record negativo, il debito nazionale, a 34 mila miliardi di dollari, ha toccato questa soglia molti anni prima rispetto alle proiezioni che erano state elaborate prima dell'emergenza pandemica. In particolare, le proiezioni fatte nel gennaio 2020 del Congressional Budget Office prevedevano che il debito federale lordo avrebbe superato i 34mila miliardi di dollari nell’anno fiscale 2029.
Ma la pandemia, cominciata nel 2020, bloccando l'economia ha stravolto ogni ipotesi, dopo che sia Donald Trump che Joe Biden hanno attinto a ingenti per stabilizzare l’economia e sostenere la ripresa.
Ma, con la ripresa che è arrivata e che prosegue anche oggi, si è manifestata la pandemia, che ha costretto la Federal Reserve a correre i ripari, utilizzando l'arma di politica monetari dell'aumento dei tassi di interesse, rendendo più complicato, per il governo, fare fronte ai debiti.

Lo scorso giugno, il Congressional Budget Office ha stimato, nella sua prospettiva trentennale, che il debito pubblico sarà pari alla cifra record del 181% dell’attività economica americana entro il 2053.
Comunque il debito pubblico non sembra frenare l'economia americana, che gode ancora della fiducia degli investitori e quindi dando all'Amministrazione la possibilità di finanziare i suoi programmi senza aumentare le tasse.

In questo meccanismo, però, gli analisti vedono un pericolo: che la persistenza di livelli elevati del debito possa mettere a rischio la sicurezza nazionale e importanti programmi, tra cui la previdenza sociale e l’assistenza sanitaria statale, i principali motori della spesa pubblica prevista nei prossimi decenni.
Un altro aspetto significativo riguarda gli acquirenti esteri del debito statunitense – come Cina, Giappone, Corea del Sud e nazioni europee – che hanno già ridotto le loro disponibilità in titoli del Tesoro. Così che le partecipazioni estere del debito americano hanno raggiunto il picco del 49% nel 2011, ma sono scese al 30% entro la fine del 2022.
Tags: esteri, usa
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