UniCredit: investimento in Vodeno e Aion Bank da 370 milioni di euro

- di: Barbara Bizzarri
 
Unicredit annuncia, nel giorno della semestrale, l’acquisto di due banche e il 14esimo trimestre da record. L’Istituto guidato da Andrea Orcel ha infatti stretto un accordo per rilevare la belga Aion Bank e la polacca Vodeno dal fondo Usa Warburg Pincus per 370 milioni di euro.  Le due società combinano una piattaforma scalabile e flessibile basata sul cloud con servizi finanziari che poggiano sulla licenza bancaria di Aion, per offrire un Banking-as-a-Service (BaaS) end-to-end completo per le società finanziarie e non finanziarie in tutta Europa. Aion Bank (l’ex Banca Monte dei Paschi Belgio ceduta da Mps a Warburg nel 2019) e Vodeno sono in grado di incorporare soluzioni finanziarie, tra cui conti correnti, depositi, prestiti e servizi di pagamento, direttamente nei processi di retailer, marketplace, e-commerce, fintech, fornitori di tecnologia finanziaria e banche e proporre anche investimenti e il famoso “compra ora, paga dopo”.

UniCredit: investimento in Vodeno e Aion Bank da 370 milioni di euro

Andrea Orcel, Amministratore Delegato di UniCredit, ha dichiarato: "Questo investimento ci consente di sfruttare la tecnologia e il talento di Vodeno per potenziare ulteriormente la loro tecnologia proprietaria, utilizzandola come sandbox per sviluppare, testare e innovare a beneficio del nostro intero gruppo. La combinazione di Aion Bank con questa tecnologia integrata ci dà la possibilità di entrare in specifici segmenti di clientela e in interi mercati in tutta Europa, offrendo ulteriori opportunità per impiegare in modo efficiente il nostro capitale in eccesso".

Il prezzo di acquisto per l'acquisizione del 100% delle citate Società è pari a circa 370 milioni di euro (soggetto ai consueti aggiustamenti di prezzo). Al perfezionamento dell'operazione, previsto per il quarto trimestre 2024 subordinatamente all'ottenimento delle autorizzazioni regolamentari, l'acquisizione avrà un impatto minimo sul CET1 ratio consolidato di UniCredit, pari a circa 15 punti base.

Intanto, “UniCredit ha riportato ancora una volta una serie record di risultati finanziari”, conferma Orcel. Nel periodo da aprile a giugno l’utile netto è salito del 16% anno su anno a 2,7 miliardi di euro, battendo le stime degli analisti, ferme a 2,35 miliardi di euro. Rispetto al trimestre precedente la crescita è stata del 4,7% a 2,6 miliardi. I ricavi invece sono arrivati a quota 6,3 miliardi (+6% anno su anno) trainati dalle commissioni (+10,0% anno su anno), dal margine di interesse (+1,9%) e dai proventi da attività di negoziazione (+1,7%). Guardando al periodo gennaio-marzo si nota l’andamento del margine di interesse, che flette minimamente (-0,4%) per via di minori volumi di prestiti e di una riduzione dell’Euribor mentre le commissioni si innalzano (+0,9%), soprattutto quelle su conti correnti, pagamenti e attività di finanziamento e di consulenza. Continua la riduzione dei costi (-1,7% anno su anno). La banca conferma così l’acconto di dividendo sui risultati 2024: a novembre verrà staccata una cedola di 1,4 miliardi di euro mentre l'anticipo sul riacquisto di azioni proprie è stato già autorizzato fino ad un massimo di 1,7 come parte della distribuzione già accantonata complessivamente pari a 5,2 miliardi nella prima metà dell’anno. “Nonostante l’accantonamento del 100% dell’utile netto o del 60% del nostro obiettivo di distribuzione per l’anno - dice il Ceo – il nostro Cet1 ratio, tra i migliori del settore, è aumentato al 16,2% anno su anno, su una base comparabile, grazie alla nostra eccellente generazione organica di capitale”. Unicredit, in base a questi risultati, rivede ancora una volta la guidance sui ricavi netti per il 2024, alzata a oltre 23 miliardi di euro, mentre quella sulla generazione organica di capitale è stata migliorata ad oltre 350 punti base. La guidance sull'utile netto invece è confermata a oltre 8,5 miliardi euro.

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