Vacanze, allarme UNC: "Rincari per i turisti, dai trasporti fino alla villeggiatura"

- di: Daniele Minuti
 
L'Unione Nazionale Consumatori ha lanciato l'allarme: dopo i rincari record registrati a giugno, l'UNC ha elaborato gli ultimi dati diffusi dall'Istat relativi ai prezzi più alti per beni e servizi legati alle vacanze e allo svago. La stangata tanto attesa è arrivata, con il trasporto marittimo particolarmente toccato (+24,7% rispetto a giugno e +18,2% rispetto a luglio) con i voli nazionali subito dietro con una crescita del 17% rispetto al giugno scorso.

Sul triste terzo gradino del podio stilato dall'Unione Nazionale Consumatori ci sono villaggi vacanze, ostelli e campeggi con un aumento medio complessivo del 15,4%, gruppo seguito dai voli internazionali il cui prezzo è salito del 12,3% rispetto al medio precedente. Chiude il quintetto il pacchetto turistico, con quelli internazionali più costosi dell'8,1%.

Brutto colpo anche per chiunque ami l'attività fisica, lo svago e lo sport: i servizi ricreativi come piscine, palestre, impianti o stabilimenti balneari costano circa il 7,5% in più mentre la strumentazione è più cara del 4,1%. Stessa sorte per chi ha intenzione in vacanza di noleggiare un mezzo di trasporto oppure affittare un garage per il periodo in cui sarà in vacanza (aumento del prezzo di 3,9%) anche per via dell'ennesimo rincaro del carburante (benzina al +2,4%, gasolio + 2,6%). Non fanno eccezione gli alberghi che hanno un costo più caro di 1,6 punti percentuali su base mensile, con una crescita registrata persino per i condizionatori (+1,5%).

Se si va invece a calcolare gli aumenti su base annua, dietro al trasporto marino (sempre in prima posizione con una crescita del 18,2%) ci sono i carburanti (benzina più cara del 16,5% e gasolio più caro del 16,2%) che saranno un peso particolare per i conti dei turisti italiani che sceglieranno di spostarsi in macchina. Caso particolare anche le attrezzature di registrazione come macchine fotografiche o telecamere, più costose dell'8,4%, con infinte un triste aumento anche per i musei, finalmente riaperti su base stabile ma più cari di 7,4 punti percentuali.

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