UGL Chimici: in Senato l'evento "Il nucleare in Italia nella transizione energetica: sostenibilità e indipendenza"

- di: Redazione
 
Si è tenuto in Senato l'evento "Il nucleare in Italia nella transizione energetica: sostenibilità e indipendenza", organizzato da UGL Chimici per discutere su prospettive, ricadute occupazionali e investimenti legati alle politiche energetiche e industriali d'Italia.

UGL Chimici: in Senato l'evento "Il nucleare in Italia nella transizione energetica: sostenibilità e indipendenza"

Secondo il report "Electricity 2024" dell'Agenzia Internazionale per l'Energia  la crescente domanda di elettricità sarà soddisfatto sempre più da energie rinnovabili e nucleare, anche se il carbone manterrà una presenza significativa in alcune regioni in via di sviluppo. Secondo le indicazioni, la generazione nucleare dovrebbe crescere di circa il 3% all'anno in media fino al 2026 quando circa il 50% dell'elettricità prodotta globalmente arriverà da fonti a basse emissioni di carbonio. In Italia, il tema del nucleare è tornato all'attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni.

Il Governo ha avviato iniziative come la Piattaforma nazionale per un nucleare sostenibile del MASE. L'obiettivo è valutare l'inclusione del nucleare nel mix energetico nazionale per affrontare la crisi energetica e ridurre la dipendenza dalle importazioni. E’ su questi aspetti che l’evento organizzato dall’UGL Chimici ha concentrato le proprie attenzioni, temi sui quali il sindacato ha voluto confrontarsi con i rappresentanti delle Istituzioni e con i principali produttori italiani.

Il Viceministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica On. Vannia Gava ha dichiarato: “L’Italia deve correre sul tema e stringere accordi con gli stakeholders. Occorre dare sviluppo e ricerca a questa tecnologia. Attualmente il Paese partecipa al tavolo internazionale come osservatore non essendo produttore diretto ma l’intenzione è quella di partecipare in maniera attiva”.

L’On. Nicola Procaccini, Eurodeputato, Resp. dip. Ambiente ed Energia FDI, ha detto: “Abbiamo un problema di produzione di energia in Italia con impatti negativi su economia e famiglie. Non beneficiamo dell'energia nucleare dal referendum del 1987. Oggi ne parliamo e dobbiamo concentrarci soprattutto su costi e tempi. L'Italia con Francia e Spagna e Slovacchia sta operando per sviluppare all' estero la tecnologia, qui dobbiamo superare il referendum”.

I Segretario Nazionale UGL Chimici Eliseo Fiorin, ha aggiunto: “Occorre riaprire nel paese un dibattito ed una attenzione senza vincoli ideologici sul tema del nucleare. Dobbiamo raggiungere gli obbiettivi rispetto agli impegni sulla decarbonizzazione e ricreare le condizioni di competitività anche nei confronti degli stessi paesi della Comunità Europea”.

Luigi Ulgiati, Vice Segretario Generale dell’UGL, ha specificato: “Il sindacato ha voluto contribuire al dibattito creando l’occasione per un confronto che dia l’opportunità di informare e formare l’opinione pubblica in generale, con particolare riguardo alle nuove generazioni di italiani perché saranno loro i veri protagonisti del cambiamento di cui oggi parliamo. Crediamo che il futuro dell’energia nucleare in Italia sia un terreno fertile, in cui sfide e opportunità si intrecciano. La tecnologia può offrire un terreno fertile per la creazione di posti di lavoro altamente qualificati e ben retribuiti nel settore delle energie pulite”.

Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, ha concluso: “La transizione verso nuovi fonti energetiche è una delle sfide che siamo chiamati a realizzare. Si tratta di un processo che deve essere accompagnato da investimenti adeguati. Il nucleare offre vantaggi significativi in termini di produzione energetica continua e basse emissioni di gas serra, inoltre, può contribuire a ridurre la nostra dipendenza dalle fonti fossili”.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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