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Ue: l'economia dell'eurozona imbocca la strada della ripresa

- di: Jean Aroche
 
Ue: l'economia dell'eurozona imbocca la strada della ripresa
Dopo il tracollo economico del 2020, in cui ha registrato un - 6,6 per cento, l'Europa sembra avere imboccato la strada della ripresa, con il PIL della zona euro che dovrebbe rimbalzare del 4,3% quest'anno, con la previsione per il 2022 di un +4,4 %.
Sono queste le previsioni della Commissione europea, rese note oggi. Un risultato certamente positivo, che alimenta ottimismo per il futuro, ma che non autorizza a cantare vittoria, anche perché la pandemia determinata dal Covid-19 non è stata ancora sconfitta, soprattutto per il potenziale manifestarsi di varianti che rischiano di rendere più
difficile la lotta al virus.

In ogni caso, dalle previsioni economiche, ufficializzate oggi dopo che nei giorni scorsi delle indiscrezioni avevano autorizzato fondate speranze, esce un quadro positivo per l'economia europea dei prossimi mesi. Il Prodotto interno lordo dell'euro-zona, dopo il calo dello scorso anno e quello del primo trimestre del 2021, si avvia verso un aumento che, a + 4,3% quest'anno e a + 4,4% per il prossimo, gli esperti della Commissione avevano previsto di mezzo punto percentuale inferiore.

"L'ombra del Covid-19 comincia a ritirarsi dall'economia europea", ha detto Paolo Gentiloni, commissario all'Economia.
Questo clima favorevole alla ripresa è innanzitutto conseguenza del procedere - anche se la penuria di dosi si manifesta in modo preoccupante, ostacolando il rispetto dell'agenda dei governi - della campagna di vaccinazione che ha visto, ad oggi, il 27,7% della popolazione europea avere avuto inoculata almeno una prima somministrazione. Con il miglioramento dei dati sanitari della pandemia, è stata decisa la progressiva revoca di divieti e restrizioni, che ha contribuito a rimettere in moto un settore dei consumi interni di fatto paralizzato da oltre un anno.
La Commissione ha poi calcolato che l'investimento pubblico in percentuale del Pil previsto nel 2022 raggiungerà il livello più alto in più di dieci anni. Questo soprattutto grazie al piano di ripresa europeo di 750 miliardi di euro (390 miliardi di sussidi e 360 miliardi di prestiti), i cui primi pagamenti sono attesi quest'estate - da luglio nel migliore dei casi per alcuni Paesi, a settembre più probabile per altri -. In totale, entro la fine del 2022, il piano di ripresa europeo, di cui gli economisti di Bruxelles non avevano tenuto conto nelle loro precedenti previsioni, immetterà 140 miliardi di euro nelle economie dell'Ue e rappresenta, per i Ventisette, 1,2 punti di crescita aggiuntiva.

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