Trump e l’economia fragile schiacciano la moneta cinese: rimbalza yen, resiste l’euro

- di: Redazione
 
Il dollaro Usa continua a manifestare la sua forza verso lo yuan, il cui cambio offshore è sceso a 7,26 per dollaro, toccando quasi i minimi raggiunto lo scorso luglio. A indebolire la moneta cinese, oltre al fatto che il piano dazi + espansione fiscale tratteggiato dal neo presidente Usa è oggettivamente inflazionistico e quindi i tassi Usa potrebbero restare elevati, mantenendo alte le rese delle obbligazioni Usa (a cominciare dai titoli di Stato), c’è il fatto che il tycoon ha rafforzato le sue minacce di aumentare i dazi su tutti i beni Made in China che giungono negli Stati Uniti. Trump, in particolate, ha ribadito i piani per imporre un ulteriore dazio del 10% su tutti i beni e servizi cinesi, sollevando preoccupazioni sulle tensioni commerciali globali.

Trump e l’economia fragile schiacciano la moneta cinese: rimbalza yen, resiste l’euro

In più, in questo scenario di debolezza dello Yuan va aggiunto che la Banca centrale ha mantenuto il tasso primario sui prestiti a un anno al 3,1% e il tasso a cinque anni al 3,6%, segnalando una posizione cauta nel sostenere la crescita economica, e che i trader ora attendono i dati PMI cinesi di questa settimana per ulteriori approfondimenti sulle prospettive economiche del paese.

Lo yen giapponese, invece, è rimasto fermo a 154 per dollaro Usa, in rialzo di circa mezzo punto percentuale, sulla scia dalla nomina di Scott Bessent a Segretario del Tesoro degli Stati Uniti, che ha fornito un senso di stabilità nei mercati, e del fatto che il governatore della Banca del Giappone Kazuo Ueda ha accennato alla possibilità di un altro aumento dei tassi di interesse già a dicembre, citando le preoccupazioni per la recente debolezza dello yen. Un aumento dei tassi, infatti, rafforzerebbe la resa dei titoli obbligazionari nipponici e quindi aumenterebbe la domanda di yen sul mercato, difendendo il cambio della valuta giapponese.

Cenni di resistenza dell’euro, dopo una certa flessione, nei confronti del dollaro Usa. Per comprare la valuta europea ci vogliono ora 1,0479 dollari americani.
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