I dazi di Trump minacciano le esportazioni di Canada e Messico

- di: Barbara Bizzarri
 

Le proposte di dazi sulle importazioni avanzate da Donald Trump potrebbero avere un impatto significativo sulle economie dei vicini Canada e Messico. Secondo uno studio dell'Ifo Institute e di EconPol Europe, le esportazioni globali del Canada subirebbero una contrazione del 28%, mentre quelle del Messico scenderebbero del 25%. In confronto, le esportazioni cinesi registrerebbero una flessione più contenuta, pari al 7%. Dorothee Hillrichs, esperta di commercio dell'Ifo Institute, sottolinea che la Cina ha la capacità di reindirizzare le proprie esportazioni verso altri mercati.

I dazi di Trump minacciano le esportazioni di Canada e Messico

Il candidato alla presidenza Trump propone tariffe del 60% sulle importazioni dalla Cina e del 20% su quelle provenienti da altri paesi. Questa strategia tariffaria potrebbe compromettere l'accordo Stati Uniti-Messico-Canada (USMCA), sostituto dell'ex Accordo NAFTA, che è stato introdotto nel 2020 sotto la precedente amministrazione Trump.

Inoltre, le economie dell'America Centrale e Meridionale non rimarrebbero indifferenti a queste misure: l'Honduras dovrebbe affrontare una diminuzione del 12% nelle proprie esportazioni, mentre Panama vedrebbe un calo del 9%. Il Venezuela e la Repubblica Dominicana subirebbero rispettivamente un abbattimento dell'8% e del 7%, e il Guatemala e la Colombia registrerebbero cali del 7% e del 6%.

Sebbene le esportazioni cinesi verso gli Stati Uniti potrebbero diminuire del 78%, la Cina mantiene una vasta clientela globale, con il mercato statunitense che rappresenta solo il 19% delle sue esportazioni. Al contrario, il 62% delle esportazioni canadesi è destinato agli Stati Uniti, mentre per il Messico questa percentuale arriva fino al 68%. Di conseguenza, l'impatto delle tariffe statunitensi del 20% si tradurrebbe in un colpo maggiore alle esportazioni totali di Canada e Messico rispetto al 60% di dazi imposto alla Cina.

Infine, i calcoli delle conseguenze economiche sono stati effettuati per 123 paesi a livello globale, escludendo tuttavia le possibili reazioni negative di altre nazioni alle nuove tariffe statunitensi.

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