Tassi di interesse: Bankitalia fornisce i numeri della stangata sulle imprese, raddoppiata dal 2021 al Nord

- di: Redazione
 

Il rialzo dei tassi ufficiali, iniziato a luglio del 2022, si è trasmesso al costo dei prestiti bancari. Le imprese vi hanno potuto fare fronte anche grazie a una struttura finanziaria più solida rispetto al passato. All’avvio della fase di incremento dei tassi la quota di aziende con profili di fragilità finanziaria era, in tutte le aree del Paese, molto più contenuta che nei due precedenti periodi di aumento del costo del credito bancario (durante il ciclo restrittivo di politica monetaria avviato alla fine del 2005 e negli anni della crisi dei debiti sovrani tra il 2010 e il 2012”. Così la Banca d’Italia nell’ultima pubblicazione sulle economie regionali, relativa al primo semestre 2024.

Tassi di interesse: Bankitalia fornisce i numeri della stangata sulle imprese

L’effetto del rialzo dei tassi è stato più pronunciato per le imprese con una quota relativamente elevata di prestiti indicizzati ai tassi di mercato. Alla fine del 2023 le società di capitali i cui finanziamenti erano per oltre la metà indicizzati erano pari al 55 per cento nel Nord Ovest e a più del 60 nel Nord Est. La quota era prossima al 50 per cento al Centro e di poco superiore al 40 nel Mezzogiorno, dove è maggiore la presenza di aziende di piccola e media dimensione che ricorrono più frequentemente ai finanziamenti a tasso fisso. Secondo le stime Bankitalia, lo scorso anno l’incidenza sul margine operativo lordo (MOL) degli oneri sui prestiti bancari è più che raddoppiata rispetto al 2021 nel Nord; è aumentata leggermente meno al Centro e nel Mezzogiorno. Nel primo semestre del 2024 il rapporto della spesa per interessi sul MOL sarebbe ulteriormente cresciuto in tutte le aree del Paese, ma in misura moderata nel confronto con l’aumento stimato per il 2023.

Nel complesso, il peso degli oneri bancari sulla redditività operativa resta più elevato nel Mezzogiorno, soprattutto per effetto dei più alti tassi di interesse e della maggiore rilevanza della componente bancaria sull’indebitamento totale.

Dall’avvio della fase di rialzo dei tassi, la crescita del rapporto tra oneri bancari e MOL è stata più modesta per le piccole imprese (con un fatturato inferiore a 10 milioni di euro) che per le aziende medie e grandi. Tra i principali settori di attività economica, l’incremento è stato meno accentuato per le imprese delle costruzioni, che tuttavia hanno continuato a caratterizzarsi per una più marcata incidenza degli oneri bancari in tutte le ripartizioni ad eccezione del Mezzogiorno.

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