Per la prima volta dopo anni di incertezza, Stellantis torna ad assumere a Mirafiori, puntando su giovani talenti e sull’innovazione. A partire da marzo, oltre 100 ingegneri under 35 entreranno nello stabilimento torinese, un segnale di fiducia che arriva mentre l’industria automobilistica italiana cerca di rilanciarsi in un contesto sempre più competitivo.
L’annuncio è stato dato da Antonella Bruno, responsabile del mercato Italia di Stellantis, e Giuseppe Manca, responsabile delle risorse umane del gruppo, durante una seduta del Consiglio regionale del Piemonte dedicata alla crisi dell’automotive. All’incontro erano presenti parlamentari, sindacati, associazioni di categoria, enti locali e università.
Un nuovo corso per Mirafiori: ingegneri per l’innovazione e l’elettrico
La strategia di Stellantis per Mirafiori punta su competenze tecnologiche avanzate. “Nei prossimi giorni saranno assunti oltre cento ingegneri: in parte saranno stabilizzazioni di contratti, in parte si tratta di assunzioni di ingegneri che hanno lavorato come consulenti o erano disponibili sul mercato del lavoro. Sono tutti under 35. Si occuperanno di progetti strategici, di digitalizzazione, intelligenza artificiale ed elettrico”, ha spiegato Giuseppe Manca.
Un segnale di attenzione verso il sito torinese arriva anche con la scelta di Mirafiori come sede europea di Stellantis, che ospiterà l’ufficio di Jean-Philippe Imparato, a conferma del ruolo strategico dell’impianto.
A novembre arriva la 500 ibrida: obiettivo 100.000 unità all’anno
Oltre alle assunzioni, Stellantis ha ufficializzato l’avvio della produzione della Fiat 500 ibrida a partire da novembre, con una previsione di 100.000 unità annue. Questo porterà il totale della produzione dello stabilimento a 130.000-140.000 vetture all’anno. Inoltre, Bruno ha confermato che la nuova generazione della Fiat 500 elettrica è in programma per il 2032.
“Mirafiori è un polo vivo, fatto di attività strategiche per il gruppo a partire dall’economia circolare e dal battery technology center”, ha dichiarato Antonella Bruno, sottolineando l’importanza del sito all’interno delle strategie globali di Stellantis.
Il sostegno della Regione Piemonte e le perplessità dei sindacati
Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha accolto con favore l’annuncio di Stellantis, sottolineando il cambio di rotta rispetto agli anni di riduzione dell’occupazione. “Stellantis ha confermato il piano presentato all’Italia, che prevede risultati importanti per Mirafiori e mette l’Italia e il Piemonte al centro della sua strategia. Sull’occupazione finalmente si è invertita la tendenza. Dobbiamo darci reciprocamente fiducia”.
Per sostenere il settore, Cirio e la vicepresidente Elena Chiorino hanno presentato un fondo regionale da 20 milioni di euro, destinato a integrare il salario dei lavoratori in cassa integrazione o con contratti di solidarietà e a finanziare percorsi di riqualificazione professionale.
Nonostante i segnali positivi, la Fiom torinese resta scettica. “Siamo ancora in alto mare: i numeri auspicati nella produzione delle auto, pari a 140.000, ci sembrano ottimisti. Quanto alle assunzioni, servirebbero ingressi massicci di operaie e operai”, ha dichiarato il sindacato.
Le accuse del Movimento 5 Stelle: Stellantis dismette in Italia e investe negli USA
Più dura la posizione della vicepresidente del Movimento 5 Stelle, Chiara Appendino, che ha accusato Stellantis di favorire investimenti all’estero a scapito degli stabilimenti italiani: “Stellantis sta dismettendo in Italia e investendo negli USA”, ha dichiarato Appendino, sollevando interrogativi sul futuro dell’industria automobilistica italiana.
Mirafiori tra speranze e incognite
L’annuncio di Stellantis segna un punto di svolta per Mirafiori, che negli ultimi anni ha vissuto momenti difficili tra cassa integrazione e incertezze produttive. Se l’arrivo della 500 ibrida e le nuove assunzioni rappresentano segnali incoraggianti, restano dubbi sulle effettive capacità dello stabilimento di raggiungere i volumi produttivi previsti e sulla possibilità di un vero rilancio dell’occupazione operaia.
Con la produzione della 500 ibrida alle porte e un occhio già rivolto al futuro dell’elettrico, il 2025 sarà un anno cruciale per il polo torinese e per l’intero settore automotive italiano.