Manageritalia e Federalberghi hanno sottoscritto il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dirigenti delle aziende alberghiere, con decorrenza dal 1° gennaio 2026 e validità fino al 31 dicembre 2028. L'accordo riguarda circa 219 dirigenti di un comparto strategico come quello alberghiero, che rappresenta circa il 10,8% del PIL nazionale secondo gli ultimi dati di settore.
Manageritalia-Federalberghi rinnovano il CCNL
La firma del contratto è arrivata in prossimità della naturale scadenza del precedente accordo, fissata al 31 dicembre 2025 , e viene letta come una scelta di responsabilità e visione strategica. L'obiettivo è garantire stabilità, continuità e qualità nelle relazioni sindacali, offrendo al contempo certezze ai dirigenti e alle imprese in una fase economica ancora protetta da forte incertezza.
Il rinnovo del CCNL dirigenti aziende alberghiere 2026-2028 tutela il potere d'acquisto dei manager e consente alle imprese una pianificazione più efficace dei costi del lavoro. Ma il cuore dell'intesa è rappresentato dalle novità in materia di welfare, formazione e tutela sociale, con un'attenzione particolare ai temi dell'innovazione organizzativa e dell'evoluzione demografica del lavoro.
Tra gli elementi qualificanti dell'accordo spicca l'incremento retributivo, che prevede un aumento lordo mensile a regime di 690 euro, articolato in tre tranche da 230 euro ciascuna, in vigore dal 1° gennaio di ogni anno dal 2026 al 2028 . A questo si aggiunge l'aumento di 110 euro del valore di vitto e alloggio, rafforzando ulteriormente il trattamento economico complessivo.
Sul fronte del welfare contrattuale, il nuovo contratto introduce un credito welfare annuale di 1.500 euro , il potenziamento del fondo Mario Negri , la conferma dell'universalità delle coperture assicurative del fondo Antonio Pastore e una revisione delle agevolazioni contributive previste dal contratto. Misure pensate per rafforzare la protezione sociale dei dirigenti e migliorare la qualità del lavoro nel settore turistico-alberghiero.
Grande rilievo viene dato anche alle nuove tutele sociali e demografiche, con l'introduzione di un modello innovativo di “invecchiamento attivo al lavoro” . Il contratto consente ai dirigenti prossimi alla pensione di proseguire l'attività con funzioni di tutoraggio e mentoring, favorendo lo scambio intergenerazionale e la trasmissione di competenze alle nuove generazioni. Sono inoltre previste misure di sostegno alla genitorialità e il mantenimento della copertura sanitaria per i dirigenti affetti da gravi patologie.
L'accordo interviene anche sulle politiche formative e attive , promuovendo l'auto-formazione e ampliando l'ambito di applicazione delle politiche di ricollocazione. Completano il quadro le misure dedicate a parità di genere, trasparenza retributiva e contrasto al dumping contrattuale, con l'obiettivo di rafforzare equità e correttezza nel mercato del lavoro.
Il rinnovo del CCNL viene così presentato come un passo decisivo per valorizzare la leadership manageriale nel settore alberghiero, rafforzare la competitività dell'ospitalità italiana e accompagnare in modo sostenibile l'evoluzione di uno dei principali asset economici del Paese.