Stadler Rail rafforza la propria presenza nel mercato ferroviario italiano e accelera sull’innovazione sostenibile. Il costruttore svizzero ha annunciato la fornitura di due treni a idrogeno destinati alla Ferrovia Circumetnea (Fce), che gestisce la storica linea a scartamento ridotto intorno all’Etna, in Sicilia. Il contratto, siglato nell’ambito dell’Expo Ferroviaria di Milano, segna un passo significativo nel processo di decarbonizzazione del trasporto regionale e conferma la strategia industriale del gruppo elvetico di consolidarsi nel segmento dei veicoli ferroviari a emissioni zero.
Stadler Rail costruirà in Svizzera i primi treni a idrogeno per la Sicilia
L’intesa – di cui non sono stati comunicati i dettagli finanziari – include anche un’opzione per ulteriori 13 convogli della stessa tipologia, portando così il potenziale complessivo dell’ordine a 15 unità. I treni saranno progettati e costruiti interamente nello stabilimento di Bussnang, sede centrale di Stadler, dove già vengono prodotti i convogli a idrogeno destinati ad altri operatori europei.
Nuova commessa e consolidamento industriale
La commessa con Fce si inserisce nella strategia di espansione di Stadler in Italia, dove l’azienda ha già acquisito importanti ordini in Sardegna (otto treni per ARST) e in Calabria (nove per Ferrovie della Calabria). Con questa nuova fornitura, il totale dei treni a idrogeno venduti in Italia sale a 19 unità, distribuite su tre operatori regionali.
“I nuovi treni ordinati da Fce contribuiranno alla decarbonizzazione del trasporto ferroviario italiano in una nuova regione d’Italia, la Sicilia, ampliando la presenza di Stadler nel mercato nazionale”, ha dichiarato Maurizio Oberti, direttore vendite di Stadler per l’Italia, sottolineando il valore strategico del progetto per il gruppo e per la mobilità del Mezzogiorno.
Tecnologia e caratteristiche dei nuovi treni
Ogni convoglio sarà composto da due carrozze passeggeri e da un’unità centrale che ospiterà le celle a combustibile e i serbatoi di idrogeno. I treni offriranno 87 posti a sedere e potranno trasportare fino a 147 passeggeri, con pianale ribassato per l’accesso facilitato a persone anziane o con ridotta mobilità.
Il progetto prevede dotazioni di comfort come toilette a bordo e spazi dedicati a biciclette e passeggini, in linea con gli standard europei di accessibilità e sostenibilità.
L’attenzione alla prestazione in trazione è centrale: i convogli dovranno affrontare le forti pendenze della linea Paternò–Randazzo, che attraversa il Parco dell’Etna, e per questo saranno equipaggiati con convertitori statici e batterie di trazione collocate sopra i carrelli motori, per garantire aderenza ottimale e prestazioni costanti in ogni condizione climatica.
La dimensione economico-industriale
Sebbene Stadler non abbia diffuso il valore della commessa, il progetto rappresenta un investimento rilevante per la filiera europea della mobilità a idrogeno, settore in cui l’azienda svizzera sta giocando un ruolo da protagonista.
Negli ultimi tre anni, Stadler ha destinato ingenti risorse a ricerca e sviluppo per la propulsione alternativa, con l’obiettivo di ridurre i costi di produzione e migliorare l’efficienza dei sistemi fuel cell.
L’iniziativa siciliana si inserisce anche nei programmi europei di finanziamento per la mobilità sostenibile e decarbonizzata, a cui Fce partecipa attraverso fondi Pnrr e risorse regionali, destinati al rinnovo dei convogli e alla riduzione delle emissioni nelle linee non elettrificate.
Mercato e performance finanziaria
La notizia dell’accordo ha avuto un impatto positivo sul titolo Stadler Rail, che nelle prime ore di contrattazione alla Borsa di Zurigo ha registrato un incremento di oltre l’1%, in controtendenza rispetto a un listino stagnante.
Da inizio anno il titolo risulta stabile, ma le performance a uno (-23%) e cinque anni (-48%) restano deboli, a testimonianza di un comparto industriale ancora in fase di transizione verso nuovi modelli produttivi.
L’annuncio rafforza comunque la posizione competitiva del gruppo svizzero in Europa, in un mercato ferroviario che si sta orientando rapidamente verso tecnologie ibride e a idrogeno, e in cui l’Italia rappresenta uno dei principali laboratori di innovazione.
Prospettive per la Sicilia e per il Sud
L’arrivo dei treni a idrogeno nella Ferrovia Circumetnea avrà anche un impatto simbolico ed economico sul territorio. La linea, che attraversa uno dei più importanti parchi naturali italiani, sarà la prima in Sicilia a utilizzare trazione a idrogeno.
Oltre al beneficio ambientale, l’introduzione di questi convogli consentirà a Fce di ridurre i costi energetici e di manutenzione, promuovendo un modello di mobilità sostenibile replicabile anche in altre regioni italiane.
Con il contratto siglato a Milano, Stadler Rail conferma la propria strategia di lungo periodo nel mercato ferroviario italiano e rafforza la presenza nel Sud Europa, posizionandosi come uno dei principali player globali nella tecnologia ferroviaria a idrogeno — una delle frontiere più promettenti dell’industria green.