Sophia Loren: i novant'anni di un mito

- di: Redazione
 
Novanta, e allora?
Novant'anni possono non significare nulla se li hai vissuti, attraversando tanto diverse ere del cinema, come ha fatto Sophia Loren, che vivrà questa ricorrenza inseguendo i ricordi attraverso i luoghi che l'hanno formata, come donna, prima ancora che come attrice.
L'Italia oggi e nelle prossime settimane celebreranno un mito, che, nell'arco dei decenni, ha superato gli stili e le ''vague'', lasciandosi dietro polemiche e peggio, coltivando i suoi amori (Carlo Ponti) a dispetto delle convenzioni e a anche delle leggi. E sfidando il perbenismo di maniera, che le impediva di amare chi volesse, a dispetto del pensiero comune che, alimentata dall'immanenza della Chiesa, la indicava come peccatrice. Se è per questo si fece anche 17 giorni di carcere per evasione fiscale (una storia che oggi farebbe ridere), una storia da cui è stata poi assolta.
Da sempre donna Sophia è un testimonial del Paese, imponendo un modello femminile che è andato ben oltre l'immensa bellezza e l'eleganza che l'ha contraddistinta.

Sophia Loren: i novant'anni di un mito

Forse non tutti i suoi film meritano di entrare nei dizionari del grande cinema, ma questo non intacca assolutamente la sua fama, che è meritata anche perché, nel corso della sua pluridecennale carriera, ha accettato sfide che avrebbero potuto nuocerle.
Come quando, nel 1960, accettò di essere la protagonista de ''La ciociara'', diretto da Vittorio De Sica, su una sceneggiatura dello stesso regista insieme a Cesare Zavattini, tratta dall'omonimo romanzo di Alberto Moravia.

Una scommessa perché Sophia Loren sapeva di camminare su un terreno irto di difficoltà: oltre alla crudezza del testo, c'era la consapevolezza di dovere di mettere da parte la sua bellezza, quasi celandola, per metterla al servizio di un tema drammatico (quello delle violenze sessuali che subirono molte civili italiane ad opera dei soldati nordafricani inquadrati nell'arma francese), ancora ferita aperta nel ricordo di intere zone del Paese. La sua su stata una interpretazione superba, al punto che, contravvenendo ai canoni dell'epoca delle scelte dell'Academy, le fu assegnato l'Oscar come migliore attrice professionista. Un traguardo prestigioso per una attrice appena ventiseienne e che, sino ad allora, aveva brillato come protagonista di commedie, che peraltro hanno fatto da filo conduttore per gran parte della sua carriera.

Ma Sophia Loren deve essere presa come un irripetibile insieme di immagini, che sono destinate - se non ne fanno già parte - della storia del cinema: bellissima seppure devastata dal dolore ne ''La ciociara''; bellezza arrogante e senza confini in ''Ieri, oggi e domani'' (con forse il più sensuale striptease che si ricordi, seppure a suo modo pudico, davanti ad un Marcello Mastroianni adorante), orgogliosa donna del popolo, in ''Matrimonio all'italiana (anch'esso con Marcello Mastroianni, sullo schermo Domenico Soriano de ''Filumena Marturano'') e stordita da una storia più grande di lei, in ''Una giornata particolare'' (ancora una volta con il sublime Marcello).

Sarebbe rischioso cercare di fare un elenco dei premi che le sono stati assegnati, quindi forse è meglio limitarsi ai due Oscar, perché a quello per ''La ciociara'', nel 1991 gliene è stato dato uno alla carriera. Tra statue e icone, Sophia Loren resta un fenomeno di costume e anche gli antagonismi con altri attrici, costruiti a tavolino per motivo pubblicitari, nulla hanno messo o tolto alla sua grandezza.
Notizie dello stesso argomento
Trovati 3 record
23/09/2024
Festa del Cinema di Roma, svelato il programma di Alice nella città
20/09/2024
BNL BNP Paribas è ancora Main Partner della Festa del Cinema di Roma
20/09/2024
Sophia Loren: i novant'anni di un mito
Trovati 3 record
Il Magazine
Italia Informa n° 4 - Luglio/Agosto 2024
Newsletter
 
Iscriviti alla nostra Newsletter
Rimani aggiornato su novità
eventi e notizie dal mondo
 
Tutti gli Articoli
Cerca gli articoli nel sito:
 
 
Vedi tutti gli articoli