Addio a Marisa Paredes, la musa eterna di Pedro Almodóvar

- di: Cristina Volpe Rinonapoli
 
Si è spenta a 78 anni, lasciando un vuoto incolmabile nel panorama culturale spagnolo e internazionale, Marisa Paredes. Attrice iconica, musa indiscussa del regista Pedro Almodóvar, ha attraversato con eleganza e passione sessant’anni di cinema, teatro e televisione. La notizia, confermata dall’Accademia del Cinema spagnola, ha immediatamente suscitato un’ondata di commozione in patria e oltre i confini.

Addio a Marisa Paredes, la musa eterna di Pedro Almodóvar

Marisa Paredes debuttò giovanissima, a soli 14 anni, nel film Esta noche tampoco di José Osuna. Un debutto che aprì la strada a una carriera straordinaria, consolidatasi negli anni '80 e '90 quando divenne una delle "chicas Almodóvar", marchio di fabbrica del regista manchego. Con Tacones lejanos (1991), La flor de mi secreto (1995) e Todo sobre mi madre (1999), Marisa Paredes entrò di diritto nella memoria collettiva degli amanti del cinema, incarnando personaggi intensi, complessi e vibranti, specchio di un’umanità autentica e mai banale.

Pedro Almodóvar, con il quale ha condiviso un lungo sodalizio artistico e affettivo, non ha esitato a esprimere il proprio dolore. Agustín Almodóvar, fratello e produttore del regista, ha dichiarato: “Addio, amatissima Marisa”, messaggio breve ma denso di significato.

Marisa Paredes, tuttavia, non è stata solo la musa di Almodóvar. La sua filmografia è costellata di collaborazioni eccellenti: da La vita è bella di Roberto Benigni a El espinazo del diablo di Guillermo del Toro, senza dimenticare il contributo al cinema messicano con Profundo Carmesí di Arturo Ripstein. Anche in teatro, l’attrice ha lasciato un segno indelebile, interpretando opere di Calderón de la Barca, Tirso de Molina, Molière e Oscar Wilde, portando in scena una profondità rara e una capacità espressiva senza pari.

Parallelamente alla carriera artistica, Marisa Paredes ha incarnato un impegno sociale e politico di grande valore. Presidente dell’Accademia spagnola del Cinema, fu una delle voci più ferme contro la guerra in Iraq, un esempio di come il ruolo dell’artista non si esaurisca sul palcoscenico ma continui nella realtà sociale e civile.

Il premier spagnolo Pedro Sánchez, in un messaggio pubblico, ha voluto sottolineare proprio questa eredità: “La sua presenza nel cinema e nel teatro e il suo impegno per la democrazia saranno un esempio per le generazioni a venire. Grazie, Marisa”. Parole che sintetizzano la grandezza di un’artista che ha saputo interpretare il suo tempo con grazia e determinazione.

Marisa Paredes lascia dietro di sé un patrimonio artistico e umano prezioso, un ricordo che rimarrà scolpito nella memoria del pubblico e nelle immagini di un cinema che ha saputo raccontare la vita, nelle sue sfumature più luminose e in quelle più oscure. Oggi il mondo saluta una delle sue stelle più luminose, ma la sua luce continuerà a brillare sul grande schermo.
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