Concertone di Capodanno a Roma tra polemiche e defezioni: Mahmood dice no, caso Tony Effe scuote la musica italiana

La fine del 2024 è già costellata di polemiche, quella che sarebbe dovuta essere una festa, tra rinunce eccellenti e accuse di censura, rischia di diventare la prima vera gaffe del Sindaco Gualtieri, che rischia di aprire nel peggiore dei modi il Giubileo.
Non era mai successo che tutti i cantanti ingaggiati per il Concertone dessero forfait all'ultimo momento.

Concertone di Capodanno a Roma tra polemiche e defezioni: Mahmood dice no

Prima il cantante Tony Effe, ingaggiato dall'amministrazione romana, è stato poi escluso per i suoi testi considerati violenti e misogini.
Poi in seguito a quella che è stata considerata una censura, si è ritirato anche Mahmood che ha dichiarato: "Speravo di leggere una notizia diversa rispetto all'esclusione di Tony Effe al Capodanno di Roma. Ritengo sia una forma di censura per cui decido anche io di non partecipare. Sono convinto che qualsiasi forma d'arte possa essere discussa, ma non censurata".

A quel punto era rimasta in scaletta soltanto Mara Sattei, che vista la situazione altro non ha potuto fare che ritirarsi, dichiarando: "Date le decisioni prese in merito al Capodanno di Roma, anche io non prenderò parte all'evento".

Adesso cosa accadrà? Si staranno chiedendo al Campidoglio. Immaginiamo un'atmosfera febbrile, tra telefonate ad agenti alla caccia di super cantanti, ma il tempo stringe.
Tre sono le ipotesi: o trovano un super cantante romano in grado di riempire gli 80 mila posti del Circo Massimo, o annullano il Concertone con tutte le conseguenze e critiche per una debacle mai successa finora. Oppure si parla di una clamorosa ipotesi: il ripensamento del Sindaco e una sua telefonata a Tony Effe in cui si scusa per averlo escluso, e cerca di ripristinare la scaletta come era stato deciso.
Non resta altro che aspettare, evocando il classico conto alla rovescia di Capodanno: 10, 9, 8, 7...