Transizione energetica: il percorso di Snam, tra obiettivi ambiziosi e risultati importanti

- di: Redazione
 
''Snam è una delle principali società di infrastrutture energetiche al mondo e una delle maggiori aziende quotate italiane per capitalizzazione. Grazie a una rete sostenibile e tecnologicamente avanzata, garantisce la sicurezza degli approvvigionamenti e abilita la transizione energetica''. Queste sono le righe che trova chi, magari non conoscendo la Snam e cercando di saperne di più su di essa, va a visitare il sito web della società e che sono premessa a ogni altra descrizione. Una descrizione - che passa soprattutto al concetto di sostenibilità e che nasce sin dall'inizio delle attività di Snam - che si è rafforzata nel tempo, accettando una sfida di altissimo livello, legata alla transizione energetica. Un obiettivo che la Snam vuole perseguire con investimenti finalizzati a rendere sempre più sostenibili le attività che costituiscono il suo nucleo fondamentale, ma anche con nuove linee operative di business.

Snam prosegue il suo percorso verso la transizione energetica

Per fare questo Snam ha scritto una agenda impegnativa, che, in un certo senso, accorcia i tempi e si proietta, con decisione, nei prossimi decenni, destinati a imprimere una forte impronta allo sviluppo della società.
A cominciare dalla decisa spinta a conseguire la neutralità carbonica entro il 2040, con un passaggio intermedio, quanto importante, al 2030, con l'abbattimento del 50 per cento delle emissioni dirette e indirette di CO2 equivalente. A conferma di questo impegno c'è anche la decisione di Snam di rivedere al rialzo gli obiettivi che si era posta per la riduzione delle emissioni di metano, dal 45% al 55% al 2025, su base 2015.
Cosa che potrebbe apparire come una normale dinamica, determinata dal raggiungimento degli obiettivi, ma che si traduce in un traguardo addirittura più ambizioso rispetto al target della Oil and Gas Methane Partnership (OGMP) 2.0, lanciata, nel 2014, dal segretario generale dell'Onu, al summit sul clima. È una iniziativa volontaria che intende aiutare le aziende che si impegnano a ridurre le emissioni di metano nel settore del petrolio e del gas.

Obiettivi che la Snam si è data e che sono stati raggiunti, facendole meritare riconoscimenti a livello internazionale, anche per avere saputo coinvolgere le proprie consociate a raggiungere i più elevati standard.
Un altro traguardo temporale importante la Snam lo ha fissato al 2050, quando la sua rete trasporterà esclusivamente gas decarbonizzato (biometano e idrogeno). D'altra parte nel piano strategico 2020-2024, la metà degli investimenti totali del quinquennio, che ammontano a circa 7,4 miliardi di euro, è dedicata proprio a sostituzioni e sviluppo degli asset con standard compatibili con idrogeno.
Scelte importanti, quindi, che sono una conferma di una strategia che ha portato Snam ad essere la prima azienda in Europa a sperimentare l’immissione di una percentuale al 10% di idrogeno misto al gas naturale sia nella rete sia nella turbina di un impianto di compressione.

Snam per raggiungere l'obiettivo della transizione energetica ha varato quattro startup dedicate, rispettivamente, al biometano, all’efficienza energetica, alla mobilità sostenibile e all’idrogeno, riservando all'obiettivo investimenti pari a circa 720 milioni di euro, raddoppiando i precedenti.
Numeri, dati, cifre, che sono importanti, ma che non rendono immediatamente apprezzabile l'impegno di Snam. Come invece fa capire che, nel 2024, l'azienda contribuirà anche alla decarbonizzazione complessiva del sistema economico, evitando emissioni per oltre 600.000 tonnellate di CO2 equivalente.
Attiva nelle infrastrutture di produzione di biometano (da rifiuti organici, scarti agricoli, agro-industriali ed effluenti zootecnici), Snam ha anche dato vita in pochi anni a uno dei principali operatori italiani nei servizi per il settore residenziale, l’industria e la pubblica amministrazione.

Altro importante capitolo delle attività di Snam è l’idrogeno
, per il quale, oltre a preparare la propria infrastruttura, ha avviato delle partnership con vari operatori per abilitare lo sviluppo della filiera a livello nazionale ed europeo.
In Italia, Snam mira a realizzare infrastrutture di rifornimento funzionali alla conversione di alcune tratte ferroviarie da diesel a idrogeno, in sinergia con altri operatori, e ha inoltre avviato progetti per la decarbonizzazione di settori ad alta intensità energetica come l’acciaio, il vetro e la ceramica.
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Italia Informa n° 1 - Gennaio/Febbraio 2024
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