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SIMEST-MAECI presentano la "Misura Africa"

- di: CDP
 
SIMEST-MAECI presentano la 'Misura Africa'

È stata presentata alla Farnesna la "Misura Africa", riserva da 200 milioni di euro di finanza agevolata nell'ambito di Fondo 394, con un intervento in apertura del Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani.

SIMEST-MAECI presentano la "Misura Africa"

All’evento sono intervenuti inoltre il Sottosegretario al Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale Maria Tripodi, i vertici di SIMEST, il Presidente Pasquale Salzano e l’Amministratrice Delegata Regina Corradini D’Arienzo, oltre al Presidente di ICE, Matteo Zoppas, al Presidente di Confindustria Assafrica & Mediterraneo Massimo Dal Checco, e al Consigliere diplomatico del Presidente del Consiglio dei Ministri e Coordinatore della struttura di missione del Piano Mattei, Fabrizio Saggio. È intervenuto inoltre Marco ChecchiAmministratore Delegato di Pelliconi Spa.

Il Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani ha dichiarato: “L ’Africa è una priorità della politica estera italiana e della nostra diplomazia economica. Per questo siamo impegnati attivamente, anche attraverso il Piano Mattei, a rafforzare il dialogo reciproco per una vera e propria sinergia fra l’Italia e il Continente. La misura che presentiamo oggi si inserisce in questo quadro perché punta ad un duplice obiettivo: da un lato, favorire per le imprese italiane, lo sviluppo di investimenti e di nuove partnership, garantendo la resilienza delle catene di approvvigionamento; dall’altro lato, sostenere, a favore dei paesi africani, l’attrazione di investimenti con focus su innovazione e formazione per una crescita sostenibile e duratura.”

La liquidità fornita sarà indirizzata alla realizzazione di investimenti a sostegno dei processi di transizione digitale ed ecologica e per il rafforzamento patrimonialeall’acquisto (anche in leasing) di beni e macchinari strumentali o alla realizzazione di strutture commerciali e produttive in Africa, a beneficio di tutte le imprese italiane che esportano beni e servizi, che si approvvigionano di materie prime strategiche e di altri prodotti o che abbiano una presenza stabile in Africa, e  delle imprese italiane della filiera.

Inoltre, attraverso le risorse del Fondo, le imprese italiane e loro controllate in Italia o in Africa potranno finanziare le spese di formazione professionale realizzate in Italia o in Africa di personale africano (incluse le spese per l’affitto e l’allestimento dei locali destinati alla formazione e le spese di viaggio, ingresso, soggiorno o regolarizzazione in Italia).

La misura prevede una sub-riserva del 10% delle risorse disponibili in favore di imprese giovanili, femminili e start-up e PMI innovative, e la possibilità per tutte le imprese di accedere a una quota a fondo perduto fino al 10%, elevata fino al 20% per le imprese con sede operativa nel Sud Italia.

Al nuovo strumento potranno accedere le imprese esportatrici con un fatturato export pari ad almeno il 5% del proprio fatturato totale e che:

  • siano stabilmente presenti nel continente africano, con una sede commerciale o produttiva già attiva alla data di presentazione della domanda o da attivare entro la data di prima erogazione; oppure
  • realizzino esportazioni di beni e servizi verso il continente africano per quantitativi equivalenti ad almeno il 2% del proprio fatturato totale;

oppure

  • realizzino importazioni di materie prime strategiche e di altri prodotti dal continente africano per quantitativi equivalenti ad almeno il 2% del proprio fatturato totale.

La misura si estende anche alle imprese delle filiere produttive che, pur non esportando direttamente, possono dimostrare che una quota pari ad almeno il 10% del proprio fatturato totale è stata realizzata da operazioni di fornitura verso una o più imprese italiane, che hanno un fatturato export pari ad almeno il 5% del proprio fatturato totale e risultino stabilmente presenti in un Paese Africano, o esportino o si approvvigionino di materie prime strategiche e di altri prodotti nel continente africano.

La misura si completa con una serie di incentivi per le imprese che realizzano progetti in Africa nell’ambito di 5 degli strumenti di finanza agevolata già esistenti. Sarà possibile, infatti, ottenere il cofinanziamento a fondo perduto fino al 20% per le imprese con sede operativa nel Mezzogiorno, e fino al 10% per tutte le altre, richiedendo un finanziamento che abbia una delle seguenti finalità:

  • l’apertura di strutture promozionali in Africa ivi incluse strutture adibite alla formazione del personale africano da inserire nell’ambito della struttura;
  • la realizzazione di piattaforme e-commerce per i mercati africani; l’inserimento in azienda di un Temporary Manager con focus sull’internazionalizzazione nel continente africano;
  • la partecipazione a fiere ed eventi di sistema in Africa, o in Italia con focus sull’Africa;
  • l’ottenimento di certificazioni (ad esempio di prodotto o sostenibilità) e consulenze e studi di fattibilità per l’internazionalizzazione in Africa, includendo anche in questo caso la possibilità di finanziare la formazione del personale africano in Africa o in Italia e le relative spese connesse (spese per l’affitto e l’allestimento dei locali destinati alla formazione e le eventuali spese di viaggio, ingresso, soggiorno o regolarizzazione in Italia).
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