SEC, approvazione ETF sull’Ethereum: il commento di Luciano Serra

- di: Luciano Serra, Country Manager Italia di Boerse Stuttgart Digital
 

Con una nuova storica decisione, nella tarda serata di ieri la SEC ha approvato gli ETF fisici sul prezzo spot di Ethereum, dopo il via libera di gennaio relativo al Bitcoin. Quindi la Securities Exchange Commission ha approvato la possibilità di negoziare nuovi ETF su Ethereum, cosa che avverrà non appena le 9 società emittenti, tra cui BlackRock, Fidelity, Franklin Templeton, Invesco e ARK 21Shares, avranno adeguato le loro dichiarazioni di registrazione S-1.

 

Gli ETF Spot su Bitcoin avevano già attirato l’attenzione del mondo finanziario tradizionale, sia per l’ingresso su questo mercato dei principali player della finanza mondiale (come BlackRock, Fidelity Investments e Franklin Templeton), che per il grande afflusso di denaro da parte degli investitori, con l’acquisto in soli tre mesi di oltre 200.000 Bitcoin e una importante crescita di valore del mercato delle criptovalute.

 

Poi era stata la volta di Hong Kong, dove in aprile la Securities and Futures Commission (SFC) aveva approvato il lancio di ETF spot sia su Bitcoin che su Ethereum. Ed è possibile che questo risultato internazionale abbia aumentato la pressione sull'autorità di regolamentazione statunitense nell’adozione di una misura per rimanere competitiva ed evitare che il proprio mercato finanziario rimanesse indietro. La decisione positiva, arrivata ieri, costituisce sicuramente un'altra pietra miliare verso l'adozione delle criptovalute da parte delle istituzioni finanziarie su scala globale.

 

Spinto dalla probabile approvazione dell'ETF, il prezzo dell'Etherum ha guadagnato oltre il 25% negli ultimi giorni, superando i 3.800 dollari; il nuovo trend potrebbe spingerlo rapidamente oltre la soglia dei 4.000 dollari, aumentando la probabilità di raggiungere nuovi massimi storici nei prossimi 12 mesi (come ha fatto il Bitcoin a marzo). Data la capitalizzazione di Ethereum, superiore ai 440 miliardi di dollari e pari circa ad un terzo di quella di Bitcoin, ci si attende un notevole afflusso di capitali anche su questi nuovi ETF, sia da parte di investitori privati che di quelli istituzionali.

 

Assistiamo, quindi, ad un ulteriore passo verso la convergenza tra finanza tradizionale e digitale, nella quale, come Boerse Stuttgart Digital, crediamo molto. Forti di oltre 160 anni di storia, in qualità di partner regolamentato per banche, broker e asset manager, sin dal 2019 - primi tra le borse valori in Europa – lavoriamo a questa convergenza, attraverso un'offerta completa di criptovalute e asset digitali per la clientela istituzionale, che copre l’intera catena del valore della finanza digitale.

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