Scienza, creati i primi embrioni umani sintetici ottenuti da cellule staminali

- di: Barbara Bizzarri
 
Nel corso del Congresso della Società per la Ricerca sulle Cellule Staminali, a Boston, un team di ricercatori negli Stati Uniti e nel Regno Unito ha annunciato la creazione dei primi embrioni umani sintetici al mondo ottenuti da cellule staminali, aggirando la necessità di ovuli e spermatozoi. Queste strutture simili a embrioni sono nelle primissime fasi dello sviluppo umano: non hanno un cuore che batte o un cervello, per esempio. Ma gli scienziati affermano che un giorno potrebbero contribuire a migliorare la comprensione delle malattie genetiche o delle cause degli aborti spontanei.

Scienza, creati i primi embrioni umani sintetici ottenuti da cellule staminali

Magdalena Zernicka-Goetz, biologa del CalTech e dell'università di Cambridge, ha illustrato il lavoro, specificando che la ricerca è stata accettata da un'importante rivista scientifica ma non è stata ancora pubblicata. La notizia è stata anticipata dal quotidiano britannico 'The Guardian'.

Gli embrioni sintetici sviluppati in laboratorio, ha spiegato Zernicka-Goetz, sono stati ottenuti e fatti crescere programmando singole staminali embrionali umane in modo da svilupparsi in tre distinti tipi di tessuto: includono cellule che tipicamente andrebbero a sviluppare un sacco vitellino, una placenta e l'embrione stesso. Parlando con la Cnn, la biologa ha sottolineato che queste strutture embrionali sintetiche sono anche le prime ad avere cellule germinali che diventerebbero poi ovuli e spermatozoi.

"Voglio sottolineare che non sono embrioni umani - ha precisato Zernicka-Goetz – bensì modelli di embrioni, però sono molto interessanti perché sembrano molto simili agli embrioni umani e sono un passo molto importante verso la scoperta del motivo per cui così tante gravidanze falliscono, visto che la maggior parte delle gravidanze fallisce nel periodo dello sviluppo dell'embrione".

I ricercatori sperano che questi modelli di embrioni facciano luce sul periodo successivo ai 14 giorni dopo la fecondazione, che è il limite fissato per gli scienziati per far crescere e studiare gli embrioni in laboratorio. Al tempo stesso, la ricerca solleva questioni etiche e legali, perché molti Paesi, inclusi gli Stati Uniti, attualmente non hanno leggi che disciplinano la creazione o il trattamento di embrioni sintetici.

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