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Chiusura Salone Nautico di Venezia: oltre 30.000 visitatori in 5 giorni

- di: Barbara Bizzarri
 
Chiusura Salone Nautico di Venezia: oltre 30.000 visitatori in 5 giorni

Numeri trionfali quelli con cui chiude la quinta edizione del Salone Nautico di Venezia, che per 5 giorni ha portato all’Arsenale 30 mila visitatori incantati dall’eccellenza della nautica italiana e di molti marchi internazionali di prestigio. Oltre 300 barche, di cui 240 in acqua (una lunga linea idealmente lunga 2800 metri), tra le più innovative e tecnologiche hanno attraccato lungo le banchine della Darsena Grande e i pontili dedicati, con uno sviluppo di 1.100 metri. Nel complesso, 270 aziende, 30 nuovi cantieri e 15 première mondiali. La manifestazione, realizzata da Vela spa per conto del Comune di Venezia in collaborazione con la Marina Militare Italiana che gestisce lo specchio acqueo, è appoggiata da Governo e Regione del Veneto che l’ha riconosciuta evento internazionale.

Chiusura Salone Nautico di Venezia: oltre 30.000 visitatori in 5 giorni

"La prima edizione del Salone Nautico – ha commentato il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro – è stata una sfida e un test per l’Arsenale, che è la naturale location per questa tipologia di eventi e per una grande fiera nautica, come si sta dimostrando questo Salone. Siamo arrivati alla quinta edizione e per gli appassionati della nautica il Salone è diventato un punto di riferimento, fiore all’occhiello del Made in Italy ma anche vetrina per le novità dei grandi cantieri internazionali. Abbiamo investito molte risorse nel recupero del complesso dell’Arsenale e scommesso in un suo uso che fosse compatibile con la sua storia e con quello che ha significato nei secoli. La crescita costante di espositori e visitatori, che ringrazio, è la prova che avevamo ragione e che questo luogo non può che essere la casa dell’arte navale. Abbiamo ormai un primato nel dibattito sulla navigazione sostenibile". Tra gli imprenditori che hanno fatto visita al Salone c’è Sandro Veronesi, AD del gruppo Oniverse (già Calzedonia) che controlla il Cantiere del Pardo, produttore di barche a vela e a motore. "Venezia  è un luogo iconico, conosciuto nel mondo – dichiara –. È sempre stata la porta dell’Oriente, e questa  sua vocazione storica può essere recuperata, anche perché l’Oriente rappresenta un turismo  sempre più interessante e facoltoso"

Il gruppo Azimut Benetti ha scelto per la sua prima mondiale del Seadeck 6 proprio lo scenario  delle Tese veneziane. Marco Valle, Ad del gruppo, racconta: “Il Salone di Venezia, per distinguersi  dagli altri, punta molto sulla sostenibilità. Per questo abbiamo scelto di esporre qui Seadeck 6, che  è un concentrato di tutto quello che la nautica e il mondo dello yachting possono esprimere in termini  di sostenibilità, sia dal punto di vista di uso e consumo, che di componenti installati a bordo”.  

Il Gruppo Ferretti ha presentato almeno tre grandi barche, la Navetta 38 prodotta da Custom  Line, Infinyto 90, Pershing GTX80. L’Ad avv. Alberto Galassi dichiara: “Un Salone come quello  di Venezia attrae non soltanto italiani, ma anche croati, sloveni, austriaci, cechi, e molti altri,  idealmente tutti coloro che hanno una barca sull’Adriatico. Noi abbiamo scelto di presentare a  Venezia la Navetta 38, che è l’ammiraglia della nuova flotta Custom Line, proprio perché è un posto  che attrae e piace”.

A completare la passerella dei grandi Gruppi italiani presenti, c’era Sanlorenzo, che ha esposto  SD92 e i Blugame sotto le iconiche mani di Lorenzo Quinn. “Credo che partecipare ad un Salone come quello di Venezia sia molto interessante – dichiara il presidente e Ad Massimo Perotti innanzitutto perché è in primavera, ovvero l’inizio dell’utilizzo delle barche: se i cantieri hanno qualche imbarcazione ancora da vendere, qui hanno una bellissima opportunità per incontrare i  clienti. Inoltre, è un Salone sul lato adriatico, quindi si affaccia su un mercato importantissimo, che  è quello dell’Est Europa”. 

Grande novità dell’edizione 2024 è stato il Wood Village, un pontile dove si sono concentrati i cantieri veneziani che ancora realizzano le barche con tecniche e strumenti antichi della tradizione artigianale della lavorazione del legno. In totale una ventina di imbarcazioni di varie dimensioni realizzate dai cantieri Giovanni Da Ponte, Falegnameria Artigiana Pesce, Andrea Zane, Serenella, Crosera, Associazione culturale barche in legno Dalla Pietà, Venmar.

Inoltre, anche per questa edizione il Salone ha avuto un ruolo chiave nella promozione di una cultura della sostenibilità per rispondere al crescente interesse verso il rispetto ambientale e l’adozione di soluzioni green. L’attenzione alla sostenibilità sia per quanto riguarda l’uso dei materiali sia per quanto riguarda i sistemi di propulsione, tra elettrico, ibrido e a idrogeno è stata il leit motiv delle cinque giornate della Fiera veneziana, mentre già si scaldano i motori per la prossima, in programma dal 29 maggio al 2 giugno 2025.

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